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Santarcangelo: i risultati di un’indagine della Confesercenti sull’illegalità

Il Consiglio di Presidenza dell’Associazione di categoria Confesercenti Santarcangelo ha deciso di intraprende un’indagine conoscitiva fra le attività economiche della città, per mezzo di un questionario anonimo, in merito alle tematiche: Sicurezza, illegalità, Parcheggi, viabilità, animazione, eventi.

Sono stati distribuiti 230 questionari; dei quali 184 utili all’indagine.

Attività svolta: 111 Commercianti, 34 artigiani, 15 Pubblici esercizi, 14 Ristoranti, 2 altre attività;

Sede dell’attività: 62 combarbio, 79 Centro storico, 22 capoluogo, 6 frazioni;

Luogo di residenza: 64% nel Comune di Santarcangelo, 36% fuori comune;

Occupati nelle attività: titolari 254, collaboratori 51, dipendenti 298, per un totale di 603 unità occupate nel comparto.

Illegalità, rilevazione

Inerente questo tema i dati del sondaggio denunciano che, nella misura del 22,8% si è a conoscenza di comportamenti non regolamentari e/o non autorizzati da parte di alcuni negozianti, riguardo le occupazioni delle aree esterne, l’esposizione dei prezzi, le campagne di saldi o vendite promozionali irregolari ed il conferimento dei rifiuti. Il 19,2% ne è a conoscenza solo marginalmente mentre il 58% non ne è a conoscenza.

Lo stesso quesito è stato esposto diversamente prendendo in causa pubblici esercizi e ristorazione rilevando che il 17,7% è a conoscenza di attività non autorizzate riguardo sempre alle occupazioni delle aree esterne, le procedure di somministrazione non corrette, il rispetto degli orari, la musica dal vivo, la musica esterna ed il conferimento dei rifiuti. Il 13,3% degli intervistati ne è a conoscenza solo marginalmente ed il 69% non lo è.

I fenomeni di illegalità e le irregolarità per il 39,7% gravano sulle attività, per il 25,7% solo marginalmente, innescando una dannosa ed irritante concorrenza sleale. Il 34,6% non è infastidito da tali comportamenti.

Solo 56 intervistati sono a conoscenza dello svolgimento di un servizio denominato “vigile di quartiere” che era svolto sulle vie cittadine, ora sospeso.

Conclusioni

La grande maggioranza, l’87,7%, degli operatori del commercio ritiene sia importante stabilire regole di buona convivenza ed osservare i regolamenti stilati dall’amministrazione, sentite le associazioni di categoria più rappresentative. Solo il 12,3% crede sia più opportuna una totale deregolamentazione e liberalizzazione di tutte le attività commerciali.

Richiesta

Confesercenti è favorevole all’attività di controllo da parte della Polizia Municipale sulla corretta applicazione dei regolamenti, al fine di qualificare l’offerta della città, nel rispetto della clientela, dei residenti e di tutte le attività commerciali rispettose degli stessi.

La partecipazione costante ed attiva ai lavori del forum per il centro storico ne è la conferma.

Nel comunicato del 21 ottobre l’assessore allo sviluppo economico dichiara conclusa l’attività di controllo e questo non può essere accettato dalla nostra Associazione, visto che da sempre è coinvolta nell’informare ed invitare costantemente i propri associati al massimo rispetto dei regolamenti.

Confesercenti è sempre disponibile a valutare aggiustamenti da apportare ai regolamenti ma poi  serve applicazione e monitoraggio, non tollerando perciò che i controlli siano poi solo sporadici.

Si preferiscono costanti e seri, condotti da agenti preparati e diffusi, magari ripristinando il servizio di “vigile di quartiere”, sia in centro che nelle attività commerciali delle frazioni, in modo di tenere alto il livello di rispetto delle regole, di decoro del Comune, della città e dell’accoglienza delle nostre attività enogastronomiche.

Si auspica inoltre, in momenti così difficili per il commercio in genere, anche un attività costante di controllo all’evasione ed elusione commerciale non solo rivolta al commercio locale ma anche in occasione di mercati, fiere e manifestazioni in genere, al fine di evitare una concorrenza sleale dannosa ed irrispettosa dei colleghi del comparto.

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