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Violenza sessuale nell’ospedale di Cattolica, sanitario approfitta di 25enne appena operata

Dalla sala operatoria all’incubo. Una donna di 25 anni ancora semi-incosciente dopo un’operazione chirurgica in anestesia totale, si è accorta che un uomo la stava palpando nelle parti intime: un operatore sanitario, con cui la degente era in qual momento da sola nella stanza cosiddetta “del risveglio”, dove chi ha subito un intervento si riprende dal trattamento anestetico. Nonostante le proteste con segni di diniego, avendo la donna ancora difficoltà a parlare, l’uomo ha continuato a toccarla. E ancora ha allungato le mani poco dopo in ascensore, quando stava trasportando la paziente in barella nella stanza di degenza.

Qui la donna, originaria del Bangladesh ma residente a Cattolica con la famiglia, è scoppiata in un pianto disperato e alle altre pazienti allibite ha cercato di raccontare, in inglese, quello che le era appena accaduto: “Old man, bad man”, andava ripetendo: “uomo vecchio, uomo cattivo”.

Il fatto si è verificato il 18 settembre scorso nell’ospedale “Cervesi” di Cattolica. Appena saputo cosa era accaduto, il marito della vittima si è rivolto ai Carabinieri di Riccione, mentre le pazienti che avevano ascoltato il racconto avevano riferito tutto ai referenti della direzione sanitaria dell’Ausl. L’Arma, in un’operazione denominata “Longa manus”, grazie alle testimonianze e alla piena collaborazione delle autorità sanitarie, ha rapidamente raccolto gli elementi che hanno portato alla conferma del drammatico racconto e all’identificazione del responsabile: un operatore sanitario di 66 anni, originario della provincia di Foggia, ma da molto tempo in servizio a Cattolica e residente nel comune di Montescudo-Montecolombo. Il colore dell’uniforme dell’OSS, camice azzurro e pantaloni bianchi, non lasciava del resto dubbi: la donna lo ricordava bene e solo lui poteva trovarsi in quel momento nei luoghi dei fatti.

Alle prime luci dell’alba di questa mattina l’uomo è stato svegliato nella sua abitazione dai Carabinieri, che gli hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal Gip Cantarini su richiesta del PM Bonetti.

 

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