Il filmato girato da Andrea Speziali, una diretta Facebook in cui si vede il corpo riverso sull’asfalto del 24 enne Simone Ugolini, vittima di un incidente in scooter alle quattro di domenica mattina, è sul tavolo della Procura della Repubblica di Rimini.
Il magistrato, che ha delegato le indagini alla polizia postale, valuterà se il video sul social network rientri nella fattispecie del reato di pubblicazione oscena, laddove per “oscene” si intendono immagini raccapriccianti e impressionanti.
Il lavoro degli inquirenti sarà quello di accertare se, in base all’articolo 528 del codice penale, la legge sulla stampa e le norme sulla diffamazione, l’aver pubblicato su Facebook le immagini di un ragazzo agonizzante dopo un incidente stradale, possa costituire un reato.
Al momento però il fascicolo resta contro ignoti. Per l’ipotesi di omissione di soccorso, gli investigatori confronteranno gli orari della pubblicazione sul social network e la chiamata di emergenza al 118.
L’autore del filmato assicura che non stava cercando lo scoop, e di aver capito troppo tardi quello che aveva fatto e di voler chiedere scusa a tutti in particolar modo alla famiglia di Simone, aggiungendo però che “è anche colpa di questa società che vuole tutto in diretta e senza più valori”.
“Trovo veramente sgradevole questa strumentalizzazione: i video in diretta sono stati tutti cancellati – ha aggiunto il 29 enne esperto di Art Nouveau e candidato alle scorse elezioni comunali per patto Civico– Video e fotografie sono stati rimossi dalla polizia postale”.
Il sindaco di Riccione Renata Tosi aveva già annunciato di essere pronta a chiedere la costituzione a parte civile del Comune contro l’autore del filmato nel caso di un procedimento giudiziario.