Era da tempo che circolava la voce negli ambienti politici di Bellaria di una indagine ai danni del sindaco Ceccarelli.
Le prime voci sono circolate già nel maggio del 2015 riprese dalle forze politiche di minoranza.
Il gruppo consigliare del Pd con una nota tra l’altro affermava:” Per quanto riguarda il possibile interessamento della magistratura circa l’operato del Sindaco, pur ribadendo che un avviso di garanzia non rappresenta certo una condanna, riteniamo doveroso che sia resa chiarezza circa questa situazione.”
Solo dopo un anno, nel maggio del 2016, ritornano le voci di un coinvolgimento del sindaco Ceccarelli in una indagine della Procura della Repubblica.
A Bellaria nei giorni scorsi hanno trovato conferma la notizia di un avviso di garanzia al Sindaco Ceccarelli ed alla consigliera comunale di maggioranza Cristina Zanotti. Il reato ipotizzato è quello dell’abuso d’ufficio.
L’indagine è avvenuta su un esposto del Movimento 5 Stelle nel 2015 sulla delibera che riguardava il nuovo piano spiaggia di Bellaria : ”Indirizzi in merito all’affidamento di aree di arenile comunale e demaniale marittimo in attuazione del piano dell’arenile”.
Durante l’iter di approvazione di questa delibera, il Consigliere Cristian Stacchini dei 5 Stelle ha presentato un emendamento che chiedeva di emendare il testo con questa formulazione : ”Constatato che tale indirizzo comporta altresì anche di rivedere la destinazione delle aree demaniali marittime, che rimangono così escluse dal nuovo Porto Turistico, riconducibili queste all’originale funzione balneare e/o turistico ricreativa”.
L’emendamento venne bocciato dalla maggioranza su indicazione del sindaco Ceccarelli con 15 voti contrari ed 1 favorevole.
La delibera nel suo insieme venne approvata con 11 voti favorevoli, 4 contrari (gruppo Pd) ed 1 Astenuto (5 Stelle).
La ragione che ha portato all’interessamento dell’Autorità Giudiziaria, risiede nel fatto che al voto contrario hanno partecipato sia il Sindaco Enzo Ceccarelli che la Consigliera Cristina Zanotti, i quali avevano specifici interessi in causa, essendo le concessioni di alcune tra le aree demaniali e/o comunali, intestate a loro strettissimi parenti.
L’emendamento riguardava la parte della delibera in cui erano previsti spostamenti dei chioschi bar situati sulle vie di accesso alla spiaggia.
Uno di questi chioschi, il “Beach Resort”, risulta intestato al padre della moglie del Sindaco Ceccarelli, compartecipe con quota di maggioranza agli utili.
Per quanto riguarda Cristina Zanotti, in qualità di moglie del concessionario dell’area “Polo Est”, in diretta prossimità del porto turistico. La concessione, dal 31 dicembre 2015 è cessata e non è stata ancora riassegnata.
Secondo l’esposto fatto dai 5 Stelle l’approvazione della delibera senza l’emendamento Stacchini, ha probabilmente portato all’eliminazione del chiosco “Paradise”, posto tra il Polo Est e il chiosco “Beach Resort”, aumentando il bacino di utenza per quest’ultimo, con un notevole vantaggio economico e in termini di rivalutazione del capitale immobiliare.
Ora si tratterà di capire come procederanno le indagini.