Aprire le scuole dell’Emilia Romagna il terzo lunedì di settembre? E dare così una mano al turismo balneare? “Indignati da questa proposta di sottomissione della cultura e della scuola a interessi di mercato”: lo dicono più di 250 docenti, genitori, studenti e cittadini in un appello al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, in una petizione che da oggi si può firmare anche on line, promossa dal comitato bolognese Scuola e Costituzione.
Che invece chiede alla Regione “un calendario scolastico con tempi distesi, rispettosi delle esigenze didattiche, dei tempi di apprendimento degli studenti e di quelle sociali dei genitori”.
Altro che scuola a fine settembre: la petizione chiede un “inizio delle lezioni anticipato il più possibile“, anche “per garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge che possono essere ridotti da eventi come elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali”. La legge Gelmini – ricorda la petizione – “ha già ridotto drasticamente dal 2008 le ore di lezione settimanali e altri tagli sono intollerabili”.
Immediata la frenata da parte della Regione: l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, assicura: “Non è stata presa ancora nessuna decisione e su un tema come il calendario scolastico la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è ovviamente importante e attesa.Come già detto ne parleremo a novembre nella Conferenza regionale del sistema formativo, dove sono rappresentati tutti i soggetti interessati”.