Oggi, lunedì 2 ottobre, scade il termine per la presentazione delle candidature a segretario provinciale del Pd di Rimini. E’ stata presentata una sola candidatura: Stefano Giannini sindaco di Misano.
Si tratta di una candidatura avanzata dalla maggioranza renziana del Pd di Rimini. ma che ha trovato la non opposizione anche da parte della minoranza.
Si è giunti ad un nome solodopo che nei giorni scorsi vi erano stati notevoli fibrillazioni nel Pd per ipotetiche altre candidature. Da quella di Filippo Sacchetti allo stesso segretario Juri Magrini che aveva preso in considerazione una sua ricandidatura in mancanza di un percorso unitario.
Il risultato è stato raggiunto grazie ad un importante lavoro sui contenuti.
Un risultato che lo stesso Giannini conferma nella nota di presentazione al suo programma inviata, questa mattina, a tutti gli iscritti del Pd:
“Il documento che vi allego è un’analisi sulla complessiva situazione attuale, sul nostro partito e sulla politica italiana, sulla situazione locale. È frutto del contributo di varie persone e sulla base di esso, in occasione di una riunione di compagni e amici che hanno sostenuto Renzi al congresso, ho ritenuto di assumermi la responsabilità di propormi alla guida del partito provinciale. “
“Rispetto al documento originale ho apportato nel frattempo (e me ne assumo la responsabilità) alcune modifiche personali, frutto anche di un confronto, in occasione del discorso conclusivo di Renzi alla Festa di Imola, con il segretario regionale Paolo Calvano, che mi ha spronato a cercare il massimo di unità possibile su tale Documento e mi ha confermato nella linea politica che nel documento viene espressa. Sono le cose che egli sta cercando di portare avanti in tutta la Regione. Chiarezza di linea politica e unità nel partito. Del resto Matteo Renzi a Imola ha ricevuto l’applauso più caloroso quando ha detto: “ora dobbiamo metterci in modalità zero litigi”. Confido quindi che si possa trovare su questo documento e sulla mia persona la più ampia condivisione.”
“Questa mia candidatura avrà anche l’obiettivo di far crescere una classe dirigente più giovane dei miei 60 anni, che sappia portare avanti con spirito innovativo i temi che stanno emergendo dalla Conferenza programmatica. E ovviamente per far ciò, in primo luogo, serve un partito. La partecipazione va rivitalizzata: in ogni comune dobbiamo riannodare fili con persone che si sono perse all’ impegno politico, ricucire dove i rapporti si sono strappati. I circoli, che magari vanno ridotti, devono essere luogo di approfondimento e di relazione con gli amministratori comunali.”
“Ma serve soprattutto una linea politica chiara: un partito aperto, coraggioso e non autoreferenziale. La storia locale (a partire dalle recenti elezioni che hanno interessato il comune capoluogo ma si potrebbero usare anche altri esempi meno recenti) ci dimostra che quando si ha chiarezza di idee, capacità di non rinchiudersi nel proprio orticello, coraggio e capacità di interpretare la propria comunità, la risposta elettorale è positiva . E che, al contrario, dove ci si rifugia nelle certezze del passato la sconfitta è dietro l’angolo. Per intercettare il consenso dei nostri concittadini serve un Partito Democratico perno di un progetto radicalmente riformatore capace sia di allargarsi a sinistra e al civismo sociale ma anche ai moderati e, con coraggio, curiosità e lungimiranza, a un civismo dell’intraprendere, dell’impresa e delle professioni.”
“Serve infine un Partito Democratico che creda nelle politiche e nelle strategie di area vasta Romagnola che abbiamo portato avanti o da poco iniziato nella sanità, nei servizi di rete (idrico, fognario, rifiuti), nei trasporti, nel turismo e nel contempo sappia mettere nei luoghi di decisione strategica competenze e autorevolezza.”
Da questa nota di presentazione appare evidente che per giungere ad una sola candidatura è stato necessario lavorare sul programma. I punti strategici sono stati le politiche delle alleanze e le politiche di area vasta. In entrambi i casi, nel documento programmatico proposto da Giannini, questi aspetti vengono affrontati non con il metro della contingenza politica, ma con il respiro di una molteplicità di protagonisti sia su scala provinciale che di area vasta.
Il documento programmatico integrale: Contributo politico al congresso provinciale del Parito Democratico di Rimini