Crisi o illegalità? Oppure crisi e illegalità? Quali sono le cause? Probabilmente la seconda ipotesi è la più azzeccata. Fatto sta che sono sempre di più in regione e in provincia i veicoli che girano per le strade senza essere coperti da nessun tipo di assicurazione. Lo scenario è piuttosto allarmante. Nel comune di Rimini, per esempio, l’8,75% dei veicoli risulta non in regola. Ma in rapporto ai dati degli altri comuni capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna la situazione non è poi così tragica.
In vetta alla classifica regionale (stimata in termini percentuali) si piazza infatti il comune di Piacenza con il 10,97%, subito seguita da Ravenna, che raggiunge il 10.48%, e Reggio nell’Emilia con il 10,46%.
Fuori dal podio Bologna, che però con il 9,67% di veicoli senza assicurazione su di un totale di 182.405 mette in strada ben 18 mila “fuorilegge”. Appena dietro troviamo poi Parma (8,98%) e Modena (8.93) . Non molto distante dalla vecchia città arcivescovile si colloca Rimini , che si conferma dunque settima nella non invidiabile graduatoria dei comuni capoluogo delle provincie emiliano romagnole con meno veicoli in regola: la capitale del turismo raccoglie un 8,75% su un totale di 77.825 veicoli; quindi sono quasi 7 mila quelli contro i quali è meglio non andare a sbattere.
In sesta posizione ci sono poi Cesena (8,31%), Forlì (7,29%) e Ferrara (7,09%), che si aggiudica il titolo di comune più virtuoso verso la Rcauto.
PROVINCIA DI RIMINI.
A livello nazionale, la quota di autoveicoli non assicurati è del 13%, che in numero assoluto si traduce in circa 5 milioni. In peggioramento la situazione italiana dunque, se si considera che fino all’anno scorso i mezzi di trasporto non in regola in termini assicurativi erano circa 4 milioni (un milione in meno).
Incoraggiante invece la situazione nella Provincia di Rimini. Nessun comune riminese infatti oltrepassa la media nazionale; nemmeno Gemmano, che con il suo 11,87% è la “maglia nera” . La classifica dei veicoli pirata della provincia di Rimini vede poi Coriano (10,89%) e Maiolo (10,84%).
A seguire: Montescudo (9,23%), San Leo (9,20%), San Giovanni in Marignano (8,91%), Rimini (8,75%, come già sappiamo), Misano Adriatico (8,40), Poggio Torriana (8,34), Saludecio (8.15), Montescudo (8,06)., Poi Montefiore Conca (7,86%), Mondaino (7,82%), Santarcangelo (7,81%), San Clemente (7,63), Monte Colombo (7,55%), Cattolica (7,44%, Riccione (7,35%)
La lista prosegue con Casteldelci (7,31%), Bellaria Igea Marina (7,27%), Novafeltria (7,26%), Pennabilli (6,96%), Morciano di Romagna (6,76%),
Numeri davvero bassi, inferiori di una metà rispetto alla media nazionale, a Verucchio (6,12%), Monte Gridolfo (5,20), Sant’Agata Feltria (5,02%). All’ultimo posto, che poi sarebbe il primo, Talamello (4,25%) si laurea come territorio più ligio alle regole.
INCIDENTI STRADALI
17.404 incidenti, 306 morti e 23.592 feriti. E’ questo il bilancio 2016 dell’incidentalità stradale in Emilia-Romagna, che in termini di costi sociali sostenuti dalla collettività è quantificabile in 1.647.451.932 euro. Il numero degli incidenti e dei feriti, rispetto al 2015, si è mantenuto pressoché costante (rispettivamente +0,1% e -0,8%), mentre è calato del 6% il numero dei decessi (20 in meno). Nello specifico, nella provincia di Rimini, si sono calcolati 17555 incidenti, 19 morti e 2218 feriti. Questo significa che, rispetto al 2015, gli incidenti sono aumentati del 2,3%, le morti si sono tenute costanti, mentre il numero dei feriti è diminuito del 0,6%.
A livello di singola provincia, la situazione è molto eterogenea.
Di seguito la tabella incidenti, morti e feriti per Provincia.
Benedetta Cicognani