Sabato 23 settembre, in piazzale Ceccarini, si svolgerà la cerimonia di premiazione del 54° Premio Riccione per il Teatro, il più longevo e prestigioso concorso italiano di drammaturgia. Nato nel 1947, all’indomani della Seconda guerra mondiale, il Premio Riccione festeggia quest’anno il suo settantesimo anniversario, e la cerimonia di premiazione sarà anche un’occasione per ricordare la lunga e fortunata storia del concorso.
A condurre la serata-evento di piazzale Ceccarini (ore 21, ingresso libero) saranno Silvia D’Amico, attrice emergente del panorama italiano, premiata con una menzione speciale ai Nastri d’argento 2015, e Graziano Graziani, critico teatrale e voce del programma di Radio 3 Fahreneit, nonché giurato del Premio Riccione. I due presentatori saranno accompagnati dalle musiche di una special band composta da Andrea Arcangeli, Daniele Marzi, Massimiliano Rocchetta e Stefano Travaglini e dai visual disegnati per l’occasione dall’Antica Proietteria: uno spettacolo di luci e colori che trasformerà piazzale Ceccarini e la facciata del Palazzo del Turismo nella più spettacolare delle scene teatrali.
Saliranno inoltre sul palco numerosi protagonisti del teatro e della cultura, a partire dai dieci giurati del Premio Riccione. Oltre a Graziano Graziani, saranno infatti presenti anche Giuseppe Battiston, Arturo Cirillo, Emma Dante, Federica Fracassi, Claudio Longhi, Renata Molinari, Laurent Muhleisen, Christian Raimo e Fausto Paravidino, confermato per la seconda edizione nel ruolo di presidente di giuria.
A contendersi il 54° Premio Riccione per il Teatro, attribuito a un testo teatrale, in lingua italiana o in dialetto, ancora non rappresentato in pubblico, saranno quattro autori: Carlotta Corradi con Nel bosco, Fabio Massimo Franceschelli con Damn and Jammed, Francesca Garolla con Tu es libre e Vitaliano Trevisan con Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel. In palio, al vincitore, 5.000 euro; i finalisti partecipano inoltre all’assegnazione di un premio di produzione di 15.000 euro per l’allestimento scenico del testo.
Durante la serata, sarà proclamato anche il vincitore del 12° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riconoscimento riservato ai concorrenti under-30. I finalisti sono anche in questo caso quattro: Christian Di Furia con Un pallido puntino azzurro, Riccardo Favaro con Nastro 2, Tatjana Motta con Nessuno ti darà del ladro e Pier Lorenzo Pisano con Per il tuo bene. In palio, al vincitore, 3.000 euro; i finalisti partecipano all’assegnazione di un secondo premio di produzione (10.000 euro).
Tra le otto opere giunte in finale in entrambe le categorie, quella che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria riceverà la menzione speciale “Franco Quadri” (1.000 euro), intitolata a uno dei più importanti animatori della scena teatrale italiana, a lungo direttore artistico e presidente di giuria del Premio Riccione.
Organizzato ogni due anni da Riccione Teatro (soci Comune di Riccione e ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna), con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del main sponsor Hera, il Premio Riccione celebre inoltre il suo anniversario con l’introduzione, fuori concorso, di un Premio speciale per l’innovazione drammaturgica. Il nuovo riconoscimento è assegnato a una personalità, oppure a una compagnia, capace di aprire prospettive inedite al mondo del teatro attraverso spettacoli che hanno sparigliato preconcetti e convenzioni, distinguendosi per coraggio, invenzione, originalità di sguardo o di stile. A decidere il vincitore sarà un comitato scientifico composto da critici e studiosi di teatro, in collaborazione con le riviste «Altrevelocità», «Il Tamburo di Kattrin», «Stratagemmi», «Teatro e Critica».
Nel corso della serata – curata dal direttore di Riccione Teatro Simone Bruscia – si renderà omaggio ai 70 anni del Premio con un breve inedito di Davide Brullo dedicato alle origini del concorso. La prima serata di premiazione si celebrava il 16 agosto 1947 al Dancing Savioli di Riccione. In quell’occasione memorabile, mentre la folla dei curiosi assiepati all’ingresso bloccava il centralissimo viale Dante, i giurati Sibilla Aleramo, Mario Luzi, Guido Piovene e Cesare Zavattini proclamavano i primi vincitori al cospetto del presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini. Al tempo il concorso prevedeva anche una sezione letteraria e ad aggiudicarsela, ex aequo con Fabrizio Onofri, fu un esordiente destinato a cambiare la storia della letteratura italiana: il ventitreenne Italo Calvino, premiato per Il sentiero dei nidi di ragno (opera prima al tempo inedita) grazie al decisivo voto a distanza di Elio Vittorini, e nonostante il dissenso di Romano Bilenchi e il silenzio di Corrado Alvaro, gli altri due giurati non presenti alla serata finale. Da allora, scomparsa la sezione letteraria, sono stati premiati a Riccione testi teatrali di autori come Tullio Pinelli, Dacia Maraini, Pier Vittorio Tondelli e persino di un giovanissimo Enzo Biagi. Più di recente, mentre in giuria si susseguivano alcuni dei nomi più importanti della cultura nazionale, si sono affermati esponenti di spicco della nuova drammaturgia, da Letizia Russo a Davide Enia, da Mimmo Borrelli a Stefano Massini, oltre all’attuale presidente di giuria Fausto Paravidino.
L’edizione passata, nel 2015, ha visto i successi di Elisa Casseri (Premio Riccione per L’orizzonte degli eventi), Carlo Guasconi (Premio Tondelli per Il bugiardo) e Vitaliano Trevisan (menzione speciale per Il cerchio rosso. Studio per un affresco). La nuova edizione, con 339 iscritti, si segnala per un vero rinnovamento generazionale: degli otto autori giunti all’ultima selezione, tre sono nati negli anni Ottanta e tre negli anni Novanta.
Durante la serata di premiazione, a partire dalle 19, sarà possibile sottoscrivere in anticipo l’abbonamento a La bella stagione 2017/18, la nuova stagione teatrale dello Spazio Tondelli di Riccione (posto fisso 8 spettacoli, 110 euro). La campagna abbonamenti prenderà poi ufficialmente il via dal 2 al 13 ottobre alla biglietteria dello Spazio Tondelli (via Don Minzoni 1) nei seguenti orari: lunedì-mercoledì-venerdì, ore 14-19. Tra gli spettacoli in calendario, anche Ritratto di donna araba che guarda il mare, pièce tratta dal testo di Davide Carnevali vincitore del 52° Premio Riccione nel 2013. L’abbonamento comprende anche spettacoli con Luca Zingaretti, Anna Bonaiuto, Michele Placido, Antonio Rezza, Simone Montedoro, Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio e due prime assolute di Valentina Lodovini ed Elio Germano.
Alcune dichiarazioni:
Daniele Gualdi, presidente di Riccione Teatro:
“I 70 anni del Premio Riccione sono quasi la storia del nostro Paese dopo la guerra. Questa è la 54a edizione di un concorso, divenuto biennale, che è la memoria storica di una parte importante della drammaturgia teatrale; un concorso che ha contribuito alla scoperta di tantissimi autori, coinvolgendo anche tanti altri personaggi che hanno lasciato una traccia importante nella cultura italiana. Siamo consapevoli di questa tradizione, e vogliamo non celebrare ma raccontare e reinventare, per quanto questo ci sarà possibile, il nostro contributo alla storia culturale del Paese che avviene attraverso il teatro”.
Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro:
“Riccione dal 1947 ha deciso di guardare il mondo con gli occhi della cultura. Ancora oggi sono le arti performative, con uno sguardo sempre originale e spalancato alle altre arti, a deciderne l’immaginario, grazie a progetti che Riccione Teatro crea e promuove, dagli storici Premio Riccione e Riccione TTV Festival, alla stagione del nuovo Spazio Tondelli”.
Giuseppe Gagliano, direttore centrale Relazioni esterne del Gruppo Hera, main sponsor del 54° Premio Riccione:
“Il Gruppo Hera è orgoglioso di essere al fianco di una realtà che, come il Premio Riccione per il Teatro, soffia con gioia sulla sua settantesima candelina. Una tale longevità, del resto, non è casuale ma dipende dalla straordinaria vitalità culturale della comunità romagnola, nella quale Hera riconosce da sempre un indicatore importante della qualità della vita, da difendere e promuovere. L’energia di una manifestazione che ha accompagnato l’intera storia repubblicana si ripropone così, oggi, all’attenzione di un pubblico affezionato, nell’interesse del quale la multiutility continua a tutelare e sostenere le più significative eccellenze culturali dei propri territori di riferimento”.
Renata Tosi
“La strada intrapresa sia per la stagione teatrale che per il 54° Premio Riccione è ancora più caratterizzata dalla contaminazione tra le arti – dichiara il sindaco Renata Tosi – ed è questa la dimensione che racconta al meglio una città come Riccione e le sue vocazioni. Uno degli aspetti più importanti, che va al di là dei vincitori del Premio, che scopriremo sabato sera, è il fatto che i testi che passano da Riccione trovano sempre più la possibilità di essere rappresentati: sostenere il lavoro di scrittura di autori che ogni volta sono più giovani conferisce ancor più valore e senso ad un concorso che compie 70 anni e che si rinnova ad ogni edizione”.
Stefano Caldari
“Possiamo senza dubbio considerare la serata di premiazioni il primo appuntamento che dà il via alla nuova stagione teatrale di Riccione – aggiunge l’assessore alla cultura Stefano Caldari, sia per i suoi interpreti (sabato sarà sul palco una giuria composta da protagonisti assoluti del mondo dello spettacolo), sia per come è stata pensata la cerimonia, un bellissimo mix di musica, parole e visual“.
Info:
www.riccioneteatro.it