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In Regione si parla di aeroporti e fra le piste in lizza arriva anche Piacenza

In Regione si parla di aeroporti. Si è tenuto nella seduta congiunta odierna della commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, e della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, l’informativa sugli aeroporti regionali da parte degli assessori Raffaele Donini, che ha la delega ai trasporti, e Andrea Corsini, titolare della delega al turismo.

L’assessore Donini, ricordando come l’Emilia-Romagna abbia tre aeroporti di importanza strategica sui 38 individuati dallo StatoBologna, Parma e Rimini – e un quarto attualmente non in funzione, quello di Forlì, a causa del fallimento della società che lo aveva in gestione, ha richiamato i numeri inerenti al volume di traffico passeggeri e merci registrati nei singoli scali nel 2016 e nei primi mesi dell’anno corrente, che vedono, ad esempio, lo scalo bolognese Marconi confermarsi fra i primi in Italia.

La Regione, – ha evidenziato l’assessore – è impegnata a sostenere finanziariamente l’allungamento della pista dell’aeroporto di Parma e ha manifestato alla società che gestisce il Fellini la propria disponibilità a sostenere la promozione dello scalo riminese. Infine, per quanto riguarda l’aeroporto di Forlì, Donini ha ribadito come la Giunta guardi con interesse la cordata di imprenditori romagnoli (tra cui Cmc e il gruppo sanitario Villa Maria) intenzionata a partecipare al bando di gara per la gestione del Ridolfi, rinnovando la piena disponibilità dell’esecutivo regionale al sostegno dell’operazione.

L’assessore Corsini ha evidenziato come il ruolo degli aeroporti sia fondamentale per aumentare il flusso turistico nella regione. Se oltre al Marconi di Bologna – ha affermato – si rafforzano anche gli altri scali, l’attrattività turistica ne trarrà notevole giovamento. In merito all’aeroporto di Forlì, l’assessore ha ribadito massima disponibilità, come peraltro avviene per tutti gli altri aeroporti regionali, a collaborare con la società che si aggiudicherà la gestione dello scalo nella promozione del territorio, attivando progetti di co-marketing con tour operator. Infine, Corsini ha confermato la disponibilità della Regione a incentivare l’apertura di nuove tratte che abbiamo come destinazione in particolare Rimini e Forlì, una volta riaperto il Ridolfi, sfruttando, novità prevista dall’Unione europea, sinergie di promozione e marketing turistici con singoli vettori interessati.

Massimiliano Pompignoli (Ln) e Paolo Zoffoli (Pd), pur con sottolineature diverse, hanno sollecitato l’esecutivo regionale a sostenere la cordata di imprenditori romagnoli che si sta costituendo al fine di partecipare al bando di gara di Enac per la gestione dell’aeroporto di Forlì.

Il consigliere leghista, che ha criticato la Regione per l’inerzia dimostrata durante la cosiddetta “guerra dei cieli”, cioè il trasferimento delle compagnie aeree low cost da Forlì a Bologna, ha sottolineato come l’attrattiva turistica passi dal potenziamento e buon funzionamento delle infrastrutture, a partire da quelle trasportistiche.

Il consigliere dem, nel ricordare come la logistica sia decisiva per lo sviluppo di un territorio, ha evidenziato l’importanza strategica dell’aeroporto di Forlì, confermata dall’ampio e coeso fronte politico, istituzionale e imprenditoriale mobilitato per il rilancio del Ridolfi.

Raffaella Sensoli (M5s) ha criticato i vertici di Airiminum per il diniego all’invito a partecipare alla seduta di commissione, chiedendone una nuova convocazione. “È poco corretto – ha affermato la consigliera – che una società che fa utili ma non investimenti motivi la propria assenza adducendo quale motivo il fatto che non sia stato ancora firmato il decreto di concessione”. Infine, in tema di aeroporti ha auspicato che nel prossimo Piano regionale integrato dei trasporti ci sia traccia della sinergia tra Bologna e Forlì, “finora predicata ma non praticata”.

I consiglieri piacentini Tommaso Foti (Fdi-An) e Katia Tarasconi (Pd) hanno richiamato l’attenzione della Regione sull’aeroporto militare di San Damiano (nella foto, l’arrivo di Matteo Renzi sulla pista piacentina accolto dal sottosegretario De Micheli), scalo passato dal 1 luglio scorso dal demanio militare a quello civile. Il capogruppo di Fdi-An ha ricordato come l’aeroporto piacentino sia perfettamente funzionante e, grazie alla vicinanza agli scali lombardi, in particolare Orio al Serio (Bergamo), ormai saturi, e alla presenza di Amazon nel polo logistico piacentino, possa diventare un importante infrastruttura per il traffico merci. L’utilizzo dell’aeroporto di San Damiano – ha concluso Foti – potrebbe avvenire in sinergia con quello di Parma e non necessariamente in concorrenza con il Verdi. Per la consigliera dem, l’utilizzo a scopi civili dell’aeroporto piacentino è un’opportunità che la Regione deve attentamente valutare, dato che il polo logistico piacentino è in pieno sviluppo e di rilevante attrattività. San Damiano – ha ricordato Tarasconi – è dotato di una pista lunga come quella di Orio al Serio e sorge in una zona in cui non vi è quasi mai nebbia; inoltre, si starebbero mobilitando importanti imprenditori locali interessati a proporre una gestione dello scalo interamente a carico di privati.

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