Gianni Indino, presidente di Confcommercio della Provincia di Rimini, prende parola in una lettera aperta sui recenti fatti di cronaca che hanno interessato la città di Rimini, proponendo un’alternativa che si presenta come voce controtendenza: più movida per più sicurezza.
“Negli anni Sessanta e Settanta sono stato, forse indegnamente, protagonista delle notti riminesi svolgendo l’attività di dj all’Embassy, uno dei locali più famosi. Alla chiusura, attorno alle 5 del mattino, vi assicuro che si incontravano migliaia e migliaia di giovani che giravano tranquillamente sul lungomare e sui viali, i pubblici esercizi erano aperti e si potevano permettere di servire pizze e birre anche a quell’ora della notte. Dopo i fatti, gravissimi e condannabili senza se e senza ma, in questi giorni sento chiedere da più parti chiusure, annullamenti degli eventi, barricate, coprifuoco. Credo invece che si debba andare in tutt’altra direzione: riprendiamoci il nostro territorio, viviamolo, accendiamolo una volta di più! La movida, la gente, per decenni hanno occupato ogni posto e ogni ora del giorno e della notte: il movimento, la vita, le luci contrastavano di fatto qualsiasi tipo di crimine.
I commercianti, lo ribadisco sempre, sono le sentinelle del territorio: dove si accende una luce si sottrae il territorio all’illegalità. Auspico sempre più luci, più vetrine e più commercianti che abbiano la voglia e la forza di mettersi in prima linea per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei nostri luoghi a degrado e oscurità. E all’amministrazione chiedo di starci a fianco con provvedimenti e iniziative che ci aiutino a sviluppare questo percorso.
Che Rimini sia il primo distretto turistico europeo lo abbiamo capito in questi giorni una volta di più: fatti simili avvenuti in concomitanza in altre parti d’Italia sono stati derubricati con un articoletto o poco più. La nostra città è finita invece sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Abbiamo tanti agguerriti competitor nazionali e internazionali a cui evidentemente diamo fastidio: in troppi hanno approfittato di questa situazione come sciacalli. Il nome Rimini è una cassa di risonanza incredibile, nel bene e nel male. E allora sta a noi fare quadrato affinché questi fatti incresciosi non accadono mai più. Per la sicurezza dei cittadini e dei nostri ospiti, salvaguardando ciò che di più importante abbiamo, il nostro nome e la nostra tradizione di ospitalità.
Gianni Indino
Presidente Confcommercio della Provincia di Rimini