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Coriano, la minoranza: “Sangiovese Street Festival, un’altra occasione persa”

Un comunicato dei consiglieri di minoranza con una riflessione sulla recente manifestazione di Coriano:

Ricorre il cinquantesimo appuntamento con la sagra del sangiovese a Coriano e la buona partecipazione dei cittadini e visitatori in generale, sottolinea il solito interesse verso la tradizione del territorio ed i prodotti che lo caratterizzano; questa era la volta del sangiovese.

Pur rallegrandoci per la partecipazione il cui volume è stato ben al di sotto delle rosee aspettative dell’Amministrazione e degli organizzatori, non possiamo sottrarci dal suggerire almeno due importanti riflessioni.

  • La prima, per altro esortata anche dal presidente della regione Bonaccini, è l’invito a non chiudersi come paese di eccellenza bensì creare relazioni con i comuni confinanti, con cui, condividendo eccellenze enogastronomiche e l’intento di promuovere il territorio, si deve interagire in modo organico e coordinato.

Di  certo pensiamo che la sovrapposizione della serata di apertura del sangiovese street festival con il road show a tappe Tramonti DiVino tenutosi in piazza Cavour a Rimini abbia impoverito sensibilmente l’affluenza a Coriano: evidentemente sarebbe bastato affacciarsi sulla soglia degli eventi in programma per coordinarne al meglio i tempi.

 

  • In secondo luogo, è con un grande rammarico che si è potuto assistere ad un’altra occasione persa, sfumata tra assaggi, degustazioni, trattori, clave e giocolieri, dove neppure la presenza della giunta regionale in grande spolvero, assieme ad altri primi cittadini invitati alla serata di avvio, è bastata a togliere quella patina di sagra paesana che sebbene funzioni sempre e da sempre…oramai non basta più.

E non basta in quell’ ottica lungimirante, tanto sbandierata pochi mesi orsono durante la campagna elettorale, in cui l’amministrazione si impegnava con progetti sinergici ad una promozione del territorio al passo coi tempi, ad un coinvolgimento attivo dei produttori (limitati anche stavolta a mescere un bicchiere di bianco o di rosso…), ad un “fare cultura del territorio” in un modo nuovo.

Abbiamo assistito ad un’edizione all’insegna del nulla di nuovo, a nessuno (purtroppo nemmeno ai produttori stessi, partiti anche questa volta incendiari ed arrivati pompieri) è venuto in mente che proprio lì, lo spazio del teatro, ad esempio, poteva essere il luogo perfetto dove dare inizio ad un nuovo modo di proporre il territorio, coinvolgendo attivamente il mondo del vino, dagli enologi ai produttori, passando per i giornalisti del settore fino alla possibilità di inscenare spettacoli tematici anziché corricchiare in frack fra i trattori roboanti, bellissimi, per carità, ma non più sufficienti a muovere quel passo in avanti.

Ci rammarichiamo abbia  vinto  quel movimento di promozione innovativa che tanto è sensazionale nella teoria quanto assente nella pratica. Un’altra occasione persa, per l’appunto”.

I consiglieri di minoranza

Innocentini Enrica,  Leonardi Alessandro,  Paolucci Cristian, Talacci Roberta

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