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L’analisi di Tamburini: “Riccione meta turistica del week-end. E pochissimi i giovani.”

La stagione estiva 2017 si avvia alla conclusione tra luci e ombre. Un ferragosto positivo e segnali di ripresa non cancellano le criticità con cui occorre fare i conti. Non bastano i numeri positivi di questo mese, in crescita rispetto agli scorsi anni per archiviare con un sorriso quest’estate. Dobbiamo fare i conti con un fatto ormai evidente. Riccione è diventata meta del weekend.

E’ questa l’analisi fornita da Claudio Tamburini, proprietario del Mojito Welness Beach – Marano, che fa i conti con la realtà turistica dell’estate riccionese, che secondo Tamburini attira solamente per un fine settimana. L’offerta turistica della città è infatti cambiata, anzi, è rimasta uguale a sè stessa senza essere in grado di evolversi secondo le mode del momento. La Riccione che detta le mode non c’è più.

C’è anche qualche bella novità, che non basta tuttavia a risanare la città.

La spiaggia del Marano – prosegue infatti Tamburini -, finalmente incomincia a avere un assetto più equilibrato e positivo. Sono arrivati imprenditori seri, che investono con progetti di lungo termine, vedi Samsara o Beach Club. Ma scontiamo tutti un trend negativo che riguarda la città.”

Ma come uscire dall’empasse?Per superarlo tutte le categorie del nostro settore devono sedersi a un tavolo discutere e programmare. Innovazione e rilancio si fanno tutti insieme o non le si fanno per nulla. Il mercato turistico è sempre più competitivo e difficile, se non alziamo massa critica e uniamo forza di comunicazione del nostro prodotto, ci releghiamo a luogo da fine settimana. Le scelte dei giovani ce lo dimostrano. Ci sono turisti che vengono al nostro bagno da 60 anni. Arrivano a giugno e il loro figli, ormai quarantenni, a luglio. Ma i loro nipoti, i millenials, no. Vanno da altre parti. Soprattutto, abbiamo bisogno di turisti con buna propensione di spesa, che cenano al ristorante, fanno shopping, frequentano il locali. Dobbiamo dargli motivi per farlo da noi. L’indagine di Federalberghi di inizio agosto dice che cresce nuovamente il numero degli italiani in vacanza, più di 34 milioni, ma lo fanno per un giorno in meno rispetto al 2016 e con una spesa procapite che si riduce, da 869 a 838 euro (-3,57%). In soldoni, se anche arrivano 100 bagnati in più durante il weekend, prendono solo lettini e mangiano una piada. Così la marginalità è bassissima e i conti di un’impresa turistica manco se ne accorgono.Sono problemi da affrontare subito e sui tutti noi imprenditori, categorie commerciali e amministrazione pubblica, dobbiamo confrontarci e operare”.

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