Nella notte tra martedì e mercoledì, alcuni ragazzi sono saliti sul tetto del posto di Polizia, che si trova in piazzale Roma a Riccione, urinando sull’insegna e prendendo a calci la struttura stessa.
Sull’episodio si registrano due interventi. Il primo di Tiziano Scarpellini, segretario provinciale del Sindacato di Polizia e, il secondo, da parte dell’Onorevole Pizzolante.
“Grave insulto alla Polizia e all’operato delle donne e uomini in divisa – dice Tiziano Scarpellini.
Giovani urinano sulla scritta Polizia posta sull’ ufficio in p.le Roma a Riccione, la prendono a calci.
Condanniamo fermamente questi gesti denigratori nei confronti della nostra
amministrazione. Negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento del terrorismo, la
polizia riminese ha saputo essere fucina e capo fila di una serie infinita di iniziative per gestire al meglio le innumerevoli problematiche relative a questo momento storico.
Un lavoro difficoltoso, dall’ideazione delle nuove modalità volute dai vertici
alla messa in opera degli operatori, pieno di sacrifici sia fisici che affettivi, rinunce giornaliere per il bene comune.
Un fendente al cuore, questa mancanza di rispetto, la volontà di sottomettere
e utilizzate come urinatoio – prosegue il Segretario provinciale SAP – il simbolo della sicurezza e di conseguenza i suoi
operatori.
Serve una condanna ferma da parte di tutte le istituzioni – conclude – a questo gesto e una vicinanza fattiva a tutti i poliziotti anche da parte dei cittadini che ogni giorno difendiamo con grande onore”.
“Uno sfregio all’uomo”, scrive invece l’On. Sergio Pizzolante.
“Dei ragazzi che salgono su una stazione mobile della Polizia – prosegue il parlamentare – a Riccione per sfregiarla urinando, non compiono, come è stato scritto, solo uno sfregio allo Stato.
Non è solo un’atto irrispettoso verso lo Stato. È un atto che simboleggia molto di più.
È il simbolo di una degenerazione umana”, afferma Pizzolante.
È uno sfregio all’essere uomo. Uomini.
Negli anni ’60 e ’70, gesti simili erano figli di ideologie malate. Atti di ribellione verso l’ordine costituito. Una stupidaggine colossale. Pasolini spiego’ bene la dinamica dei figli di papa’, dell’ordine costituito, appunto, che sfregiavano uomini con una divisa addosso, che guadagnavano quanto un’operaio, per rischiare la vita, ogni giorno, per difendere quella degli altri. Anche quella dei figli di papà. No questi gesti non hanno nemmeno la “giustificazione” dell’ideologia.
Sono figli del nulla, compiuti da uomini nulli. Da nullità umane.
Non sono solo gesti contro lo Stato.
Lo Stato è una architettura che l’uomo si è dato per vivere insieme ai suoi simili.
Questi ragazzi sono simili a che cosa?
Sfregiare chi garantisce la sicurezza del tuo vivere libero, oltre che del tuo divertimento e della tua vacanza, ancora una volta, anche in questa estate così complessa, non ti rende simile all’essere umano.
Viva gli uomini della Polizia di Stato”, conclude l’Onorevole Pizzolante.