Dal 1980 la fiera di Rimini ospita il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli e l’edizione 2017 è la ‘prima volta’ per Italian Exhibition Group, nuovo player fieristico nato il 1° novembre scorso dall’integrazione fra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza.
È motivo d’orgoglio per IEG rendere disponibile un palcoscenico sul quale ogni anno è protagonista un confronto democratico e sincero sul destino dell’uomo, col contributo di protagonisti autorevoli, che per usare le parole degli organizzatori “propone esperienze con al centro il desiderio di ‘costruire insieme’ per affrontare con realismo e coraggio le sfide dell’oggi”.
Il ruolo di IEG nel sistema economico internazionale a favore della responsabilità sociale d’impresa ha ottenuto ieri un’ulteriore e importante riconoscimento in apertura della 38ma edizione del Meeting di Rimini.
Citando la frase tratta dal Faust di Goethe, “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”, che ispira i lavori di questa edizione del Meeting, SE l’Ambasciatore Nassir Abdulaziz Al-Nasser, in rappresentanza del Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha sottolineato l’importanza di lavorare per nutrire un’eredità fondata sulla gioia della vita e della felicità per l’Umanità e le generazioni successive.
Principi che hanno ispirato e spinto l’aggregazione tra le due Fiere di Rimini e Vicenza. Non solo per costruire una innovativa piattaforma fieristica internazionale, ma anche e soprattutto per la valorizzazione e il riconoscimento della Responsabilità sociale d’impresa, per i quali IEG è accreditata tramite CIBJO (Confederazione Mondiale della Gioielleria), dal gennaio scorso anche presso ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
Temi sui quali si è soffermato l’ambasciatore Nasser, che in una nota ha ricordato come l’aggregazione che ha dato vita un anno fa a IEG sia coerente con il messaggio del meeting: “We will be earning the right to the legacy!”, stiamo guadagnandoci il diritto all’eredità, ha sottolineato.
L’ambasciatore Nasser ha poi ricordato come l’accordo che ha dato vita a IEG sia profondamente interconnesso con la diversità culturale, l’istruzione, la scienza, la comunicazione, la salute, lo sport, il benessere e il turismo settoriale, l’ambiente e l’industria dei gioielli. E come tutto ciò possa a sua volta promuovere la coesione sociale, la comprensione culturale e un sano sviluppo basato sui principi della sostenibilità. Tutto questo in linea con il messaggio contenuto nel passo del Faust: “All that you have, bequeated you by your father, earn it in order to possess it”.
In foto,da sinistra: il Direttore Generale IEG Corrado Facco, il Vice Presidente Esecutivo IEG Matteo Marzotto, l’Ambasciatore Nassir Abdulaziz Al-Nasser e il presidente IEG, Lorenzo Cagnoni ieri al Meeting di Rimini