Fervono i preparativi sul Processo alla Rivoluzione Russa in programma alla Torre di pascoliana memoria giovedì 10 agosto prossimo a San Mauro Pascoli (inizio ore 21). Organizzato da Sammauroindustria per il 17esimo anno di fila (mai data più fatidica: Rivoluzione Russa nel 1917; siamo nel 2017), di fronte vedrà gli storici accusatori Marcello Flores (Università di Siena) e Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia), a confronto con i difensori Luciano Canfora (Università di Bari) e Diego Fusaro (Università Milano). Presidente del Tribunale Gianfranco Miro Gori, Presidente di Sammauroindustria e fondatore del Processo. Il verdetto sarà emesso dal pubblico.
Alla sbarra l’evento del secolo scorso con il maggior carico simbolico per le masse lavoratrici di tutto il mondo, per l’utopia dello stato socialista realizzato. A un secolo di distanza quale deve essere il giudizio storico su quei fatti? Si deve condannarla o salvarne i valori che la rivoluzione russa voleva difendere ?
“La rivoluzione russa, nel bene e nel male, è stato un passaggio cruciale del XX secolo – spiega Miro Gori – È stata, per le masse sfruttate, per il proletariato, il momento in cui si realizza, anzi comincia a essere realizzata l’utopia comunista. Un mondo di uguali e liberi. I bolscevichi varano la repubblica dei Soviet: un progetto di democrazia diretta che non ha uguali al mondo. Ma, purtroppo, non passa molto tempo che, com’era accaduto per la Francia, la rivoluzione comincia a divorare i suoi figli. La rivoluzione s’avvia verso lo stalinismo. Ciò nonostante essa rimane per molti decenni un faro per i poveri di tutto il mondo. E ancora oggi pone non poche domande: naufragò tradita dallo stalinismo o le premesse dittatoriali stavano già nella teoria e nella prassi leninista? Fu il punto di stabilità dei movimenti di liberazione e progressisti di tutto il mondo o li incanalò in politiche autoritarie? A queste e ad altre domande cercherà di rispondere il processo”.
Promosso da Sammauroindustria, il Processo è nato nel 2001 dall’idea di riaprire il caso sull’omicidio del padre del Poeta, Ruggero Pascoli, assassinato in un agguato il 10 agosto del 1867. Da quella prima intuizione si sono susseguiti, il 10 agosto di ogni anno, altri Processi su personaggi che hanno fatto la storia della Romagna (e non solo): il Passatore di Romagna (2002), La cucina romagnola (2003), Mussolini (2004), Mazzini (2005), Secondo Casadei (2006), Garibaldi (2007), Togliatti (2008), Badoglio (2009), il Romagnolo (2010), Cavour (2011), Processo d’Appello Pascoli (2012), Rubicone (2013), Pellegrino Artusi (2014), Il ’68 (2015), Giulio Cesare (2016). Il Processo a San Mauro Pascoli unisce la scientificità dell’argomentazione alla spettacolarità dell’evento, e proprio per il suo originale carattere di pubblic history è stato al centro di studio di alcuni atenei italiani.