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Cattolica: venerdì con Francesco Tiboni alla scoperta del l’inganno di Troia

Venerdì, presso il Museo della Regina, a Cattolica, alle 21.00, Francesco Tiboni presenta “La presa di Troia. Un inganno venuto dal mare”, dialogando con Stefano Medas.

In questo saggio, l’Autore esamina uno degli episodi più noti della guerra di Troia, l’inganno del cavallo di legno, analizzandolo da un punto di vista archeologico, storico e filologico, allo scopo di mostrare come una vicenda, chiara per i contemporanei di Omero, nel tempo possa essere stata fraintesa e decontestualizzata. Avvalendosi degli strumenti dell’archeologia navale, attraverso l’analisi delle parole, delle immagini e dei relitti, l’autore giunge a proporre una precisa collocazione dell’episodio che pose fine alla guerra di Troia all’interno di un quadro tematico ben definito, quello appunto della dimensione navale del mondo mediterraneo pre-arcaico. La rilettura dei testi omerici e dell’epica antica alla luce delle più recenti scoperte archeologiche, infatti, consente all’autore di affermare che la vera natura dell’inganno acheo non solo esula dal celeberrimo simulacro ligneo entrato ormai nella cultura occidentale, ma che la narrazione post-omerica dell’episodio, cui si deve la distorsione in chiave quasi mistica della vicenda, ha a lungo mascherato un evento più oggettivo, credibile e aderente alla realtà storica. Omero non volle raccontare il prodigio di un intervento divino, quanto piuttosto celebrare l’astuzia di un popolo che, nella presa di Troia per mezzo dell’inganno dell’hippos, sanciva la propria capacità di muoversi in modo scaltro nell’ambito dello scacchiere geopolitico del Mediterraneo Orientale pre-arcaico, un ambiente in cui la potenza navale e il dominio sulle rotte marittime erano alla base della grandezza dei regni e della loro possibilità di espansione.

Francesco Tiboni

Laureato in Paletnologia presso l’Università di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Centre Camille Jullian dell’Università di Aix-en-Provence, incentrato sul tema della navigazione pre protostorica del Mediterraneo. Archeologo subacqueo e navale, ha diretto le operazioni di scavo e di studio della barca cucita di Cavanella d’Adige (VE), del relitto romano di Marausa (TP) e del relitto settecentesco di San Nicolicchio a Taranto. E’ autore di numerosi articoli e saggi scientifici in particolare sull’archeologia e sull’iconografia navale, e collabora con le testate SUB ed Archeologia Viva, oltre che con la trasmissione RAI Linea Blu.

Stefano Medas

Archeologo subacqueo e navale, è presidente dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale. È stato docente a contratto di storia della navigazione presso l’Università di Bologna e ha tenuto numerosi corsi e seminari in diverse Università italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni si possono ricordare: La marineria cartaginese (2000); De rebus nauticis. L’arte della navigazione nel mondo antico (2004); Lo stadiamo o Periplo del Mare Grande. Commento nautico al più antico portolano attualmente noto (2010).

Ingresso libero

Info:

0541 966577

museo@cattolica.net

http://www.cattolica.net

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