Giovedì 3.08 si è svolta alla Grottarossa un incontro aperto per discutere della Microarea nomadi assegnata alla zona.
Di seguito, riportiamo la dichiarazione su quanto emerso nel corso della serata, così come riportate nella nota stampa diffuse da Gabriele Baldarelli:
A seguito dell’incontro tenutosi ieri sera nel quartiere Grotta Rossa per discutere in merito al progetto del Comune di Rimini sulle microaree nomadi, siamo a comunicare quanto segue, con gentile richiesta di pubblicazione.
All’incontro, dove nell’arco della serata hanno partecipato circa 150 persone nonostante il caldo opprimente, è emersa la volontà di definire un portavoce della Grotta Rossa preposto a relazionarsi con il resto dei comitati di quartiere interessati alle microaree.
Moltissimi presenti hanno lasciato i loro contatti, per avere informazioni in merito a successive iniziative che i vari quartieri intraprenderanno assieme, contro il progetto della giunta di dislocare i nomadi in micro aree sparse in tutta il territorio comunale.
Sono intervenuti come ospiti il consigliere comunale Matteo Zoccarato ed un altro esponente del Consiglio Comunale di Forza Italia, mentre sono stati completamente assenti i rappresentante della Giunta, anche se, seppur in modo informale, almeno un paio di loro erano stati informati ed invitati.
Pertanto c’è stato contradditorio limitato, ma in ogni modo anche chi ha espresso idee differenti dalla maggioranza dei partecipanti, ha avuto pieno spazio per esprimere i propri concetti. Ovviamente la presenza di rappresentanti della Giunta Comunale sarebbe stata utile al fine di ottenere un contradditorio ed un dibattito più ampio. Erano presenti anche abitanti e portavoce di altri quartieri che hanno espresso la loro opinione e si sono accavallati diversi interventi in un clima sostanzialmente sereno, anche se, dato l’argomento, a volte un poco accalorato. Gli abitanti della Grotta Rossa presenti nonché tutti gli ospiti hanno convenuto su un punto importante, e cioè che nessuno è contro qualcuno o contro categorie di persone in particolare, nella fattispecie i nomadi, ma che la rabbia dei cittadini nasce per un progetto nato male e sbagliato sotto tantissimi aspetti, a partire dal fatto di inserire i nomadi in microaree che hanno costi elevatissimi per la comunità e che comunque non permetterebbero assolutamente integrazione delle persone ma altresì creerebbero soltanto ulteriori ghetti.
Si ringraziano tutti i partecipanti, compresi diversi giornalisti che hanno seguito l’incontro.