Li hanno arrestati dopo sette mesi d’indagini con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche, “gole profonde” che hanno finalmente parlato. Sono cinque anarchici insurrezionalisti, quell’arcipelago terrorista che vorrebbe far tornare l’Italia agli anni di piombo.
Sono loro, secondo Digos e Antiterrorismo, i responsabili della bomba di Capodanno a Firenze, quell’ordigno rudimentale ma micidiale che il 1 gennaio di quest’anno ferì gravemente Mario Vece, artificiere di 39 anni, un servitore dello Stato che con coraggio si era avvicinato all’ordigno per disinnescarlo che i terroristi avevano legato alla saracinesca della libreria il Bargello, il cui proprietario è simpatizzante di CasaPound.
Mentre altri tre sono stati fermati per l’attentato del 21 aprile scorso contro una caserma dei carabinieri a Rovezzano, colpita dal lancio di una molotov.
Tra i 5 arrestati per l’attentato del 1 gennaio figura anche il riminese Salvatore Vespertino, da tempo residente a Firenze.