Come riportato dal Resto del Carlino, la struttura del Delfinario di Rimini non aprirà per questa estate. Problemi vi potrebbero essere anche per il futuro.
Già da qualche settimana la notizia era nell’aria.
Il Delfinario avrebbe dovuto aprire ai primi di giugno, poi la data è stata spostata a fine giugno e poi rinviata ulteriormente. Ora la notizia che non apre.
Le ragioni sarebbero da ricercare in procedure burocratiche e motivi sostanziali.
La procedura burocratica riguarda la richiesta di conformità edilizia. Una procedura normale in presenza di una nuova richiesta di attività, come nel caso del delfinario, dopo le note vicende legate ai delfini.
Ma anche i motivi sostanziali riguardano sempre la conformità edilizia. Pare di capire che riguardino alcune opere realizzate nei decenni passati di ampliamento. Si tratta di rampe di accesso esterne, della sala per l’impianto dei filtri d’acqua, dei bagni. Opere che sono state realizzate con permessi temporanei rilasciati dal Comune.
Secondo la gestione quei permessi temporanei sono sempre stati considerati validi sino al 2016. Quest’anno il Comune di Rimini ritiene quelle opere senza autorizzazione edilizie e pertanto abusive.
Se le cose stanno così, il rischio di un contenzioso tra Amministrazione comunale e società di gestione del Delfinario è molto alto. D’altra parte, per abusi edilizi vi è anche il rischio di una revoca della concessione demaniale.
Occorre anche aggiungere che un contenzioso di questa natura impedirebbe qualsiasi utilizzo della struttura, che finirebebe per rappresentare un elemento di degrado nel cuore della Rimini turistica.
Ma per ora i fatti riguardano i dipendenti: senza l’apertura del Delfinario per l’estate 2017, è scattato il licenziamento dei 7 dipendenti. fra cui Gessica Notaro e lo spostamento in altra struttura dei leoni marini.