Il comitato spontaneo ProRimini commenta la previsione di realizzare una microarea per alcuni Sinti attualmente nel campo di via Islanda, in via della Lontra, zona Grotta Rossa:
Il comitato spontaneo ProRimini, riguardo le dichiarazioni che alcuni residenti di Grotta Rossa, a vario titolo, hanno rilasciato negli ultimi giorni alla stampa sulla decisione dell’amministrazione di collocare una famiglia sinti attualmente residente in via Islanda in una microarea in via della Lontra, come previsto nelle delibere di Giunta nn. 228 e 356/16, ritiene importante ricordare che la propria attività è esclusivamente contro la soluzione delle microaree e non contro le persone, e pertanto si dissocia da ogni forma di contestazione basata su riferimenti etnici o censurabili luoghi comuni.
I cittadini delle varie frazioni della città che sinora hanno aderito al comitato hanno condiviso il principio per cui la contestazione va circoscritta ad ambiti di merito, ritenendo, in particolare, anche alla luce delle fallimentari esperienze locali e nazionali, che quella delle microaree, in luogo delle più opportune e meno costose soluzioni abitative convenzionali, sia una soluzione non idonea, né all’integrazione, né a risolvere le storiche problematiche del campo di via Islanda.
Altro particolare di ProRimini è la condivisa necessità che la protesta rimanga sempre coesa e congiunta tra tutti i residenti delle varie frazioni, nello spirito di un comune interesse civico,
indipendentemente dalle particolari zone interessate o dalla loro esclusione.
Per tali ragioni, oltre alle tante altre sollevabili, si contesta il contenuto di tali recenti dichiarazioni, secondo le quali l’amministrazione non avrebbe “rispettato le promesse” fatte a Grotta Rossa o, addirittura, che l’inaspettata “reintroduzione” nel progetto della microarea di Via della Lontra sia conseguenza dell’esclusione della microarea di Via Maceri, nella zona di Gaiofana, ad opera del consigliere di maggioranza Erbetta di Patto Civico ivi residente.
Il senso di tali esternazioni è in contrasto con lo spirito ed i propositi del movimento ProRimini e purtroppo assonante sia agli intenti dei politici che, come ribadito dall’ex assessore Biagini, facevano la fila presso il suo ufficio raccomandandosi di non piazzare le microaree vicino alle loro zone di riferimento, sia alle recenti cronache, che riportano di analoghe discussioni all’interno di circoli di partito alla presenza dell’assessore Lisi, con buona pace del resto della città e dei riminesi non raccomandati politicamente nè destinatari di promesse.
Pur non ritenendo costruttivo scendere nei conteggi volti a determinare “chi se ne prende di più”, riguardo al consigliere Erbetta, giusto sabato scorso, tramite facebook, lo stesso ha qualificato l’esclusione della microarea di Via Maceri come “un fatto”, nell’intento di sventolarlo al vicinato quale risultato del proprio impegno politico. Tale affermazione è stata oggetto di pronta contestazione da parte nostra, poiché è palese che l’area di Via Maceri – oggetto di interrogazione consiliare per la sua inidoneità tecnica-, è stata sostituita con quella prevista in Via Montepulciano, esattamente a 200 metri, ubicata sempre a Gaiofana/Santa Maria in Cerreto, ed alla stessa è stata aggiunta, rispetto alle originarie previsioni, quella equidistante di Via Feleto. In entrambe saranno sistemate due famiglie, in contrasto con le promesse soluzioni monofamiliari.
Ulteriormente sterile ed errato è il conteggio delle microaree già esistenti, poiché anche a Gaiofana, come a Grotta Rossa, ve ne sono già due. Così è anche in tante altre zone della città.
Il Comitato ProRimini rimarrà comunque sempre aperto al confronto sul tema, ed a tutti i cittadini, che ne condividono i propositi e le modalità di protesta, e per questo parteciperà all’incontro organizzato il prossimo 3 agosto, confidando in una discussione mossa da senso civico e costruttivo.
Per il comitato ProRimini Loreno Marchei