Ristorazione e spiaggia sono connubio di antica data e sempre di successo. Colazione, spuntini e pranzo leggero del mezzogiorno, magari servito sotto l’ombrellone, sono i suoi punti di forza. Alla sera apertivi e poi musica e ballo per la notte. Il “Mojito Beach” di Claudio Tamburini innova la ricetta e porta nel suo bagno n°137, il più antico di Riccione, giorno d’apertura 2 giugno 1946, una vero ristorante “gourmet”, con dietro ai fornelli il giovane chef pugliese. Lorenzo Scagliusi.
“Quello che è evidente al Marano e più in generale lungo tutte le spiagge di Riccione e la segmentazione del nostri clienti. In 24 ore vediamo avvicendarsi diversi tipi di pubblico. Da chi cerca momenti, wellness, alle famiglie a chi cerca una pausa slow in riva al mare. Quello che però unisce tutti loro è la ricerca di qualità ed è questa la sfida per ogni operatore e imprenditore turistico e la sua capacità di innovare proposta e prodotto turistico”, spiega Claudio Tamburini.
“Il nostro ristorante La Mar rappresenta una delle risposte del Mojito Beach più evidenti e di successo a questa richiesta. Con la nostra nuova proposta gastronomica incrociamo ogni sera chi cerca uno scenario come la spiaggia non solo per un aperitivo o musica e ballo nella notte, ma per una cena buona e di alta qualità e servizio. Aprirsi al nuovo a un pubblico cambiato è del resto la cifra di questa stagione estiva al Marano. Tante nuove iniziative e tanti imprenditori con nuovi format e modelli di intrattenimento”, conclude Tamburini.
Basta scorrere il menù del “La Mar”, nome declinato al femminile, con cui i pescatori spagnoli e il protagonista di un romanzo di Ernest Hemingway, indicano il mare. Una carta non chilometrica, in ossequio alla nuova tendenza che privilegia solo prodotti freschi e una scelta di cucina precisa e chiara per ogni commensale. In questo caso a farla da padrone è il pesce. Sardoncini, tonno, polpo, spigole, poveracce e cozze sono le basi dei piatti di Lorenzo Scagliusi e del suo modo di interpretare in modo innovativo ricette della tradizione. Due esempi: l’insalata di polpo e patate destrutturata e il piatto dell’estate 2017, tagliolino verde su vellutata di peperone giallo, vongole marinate al timo e pomodorino confit al finocchio.
Senza dimenticare che le paste fresche, tagliolini, strozzapreti, passatelli sono tutte fatte in casa, grazie elle straordinarie mani una sfoglina e per i bambini è sempre in carta un tris di miniburger rigidamente “home made”. Scagliusi prepara ogni giorno anche dolci, sorbetti e gelati e il fermo pesca estivo, spiega lo chef, non è un problema: “In questo periodo il pesce azzurro che serviamo è stato abbattuto termicamente, non surgelato, per mantenere inalterata l’esperienza del gusto offerta da sardoncini e alici del mare di Romagna. Le altre tipologie di pesce arrivano, invece, ogni mattina dai moli del nostro meridione”.
