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Gnassi: “Il Trc distruggerà tutti i campanili”

Siamo usciti dall’apnea. Adesso respiriamo. Un respiro bello lungo”: così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, nel presentare il passo decisivo verso la realizzazione le Trasporto Rapido Costiero, il TRC. L’ultimo tassello che mancava erano i 10,454 milioni di euro per l’acquisto dei primi 9 mezzi che correranno da Rimini a Riccione. Fine cantiere entro quest’anno, il 2018 servirà per mettere a punto la linea ed effettuare i collaudi, primo viaggio dei passeggeri nel 2019. All’incontro, l’assessore regionale di trasporti Raffaele Donini, il presidente di Agenzia Mobilità Massimo Paganelli e l’assessore alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni.

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Roberta Frisoni, Andrea Gnassi, Raffele Donini, Massimo Paganelli

Ancora due anni, ma la fase più complicata è superata: “Partita chiusa”, sottolinea Gnassi, che tiene a ringraziare inanzi tutto il deputato Tiziano Arlotti: “Ha seguito passo a passo un iter per nulla semplice, fra Cipe, pre-Cipe e il resto“, quello appunto degli ultimi 10 milioni necessari a completare l’opera.

E Riccione? Il “nuovo clima” fra Gnassi e il sindaco Renata Tosi porterà tempo bello anche sul Trc? “Il clima? Oggi ci sono 30 gradi sia a Rimini che a Riccione – risponde il sindaco di Rimini – ma a parte questo, sarà il Trc a distruggere tutti i campanili e le divisioni anacronistiche. Noi per realizzare progetti lavoriamo sul piano istituzionale, non su quelle delle appartenenze politiche”. E l’assessore Donini annuisce e conferma.

I mezzi del TRC, già scelti con bando, saranno forniti dalla A.T.I. formata dalla Vossloh Kiepe (mandataria) e la Van Hool (mandante). Si chiamano Exqui.City18T, evoluzione di un veicolo in già circolante a Barcellona, Ginevra, Metz, Linz, Malmoe. E’ un filobus, ma a trazione interamente elettrica (quelli tradizionali hanno motori ausiliari diesel) e quindi a emissioni zero anche dal punto di vista acustico: “50, 60 tonnellate di PM10 in meno nella nostra aria”. Ciascun mezzo potrà trasportare fino a 150 passeggeri con 37 posti a sedere. Ma anche le biciclette: “Da Rimini per andare in Viale Ceccarini, o da Riccione per visitare il Tempio e Museo Fellini a Castel Sismondo, senza mai usare l’auto”. Magari facendo base alla nuova Velostazione di Rimini, finanziata dalla Regione.

Ed è questa la “filosofia” che il sindaco di Rimini rimarca ancora una volta: “C’era una volta un turismo fatto di arrivi in macchina, di parcheggi dove capitava, di cabine di cemento sulla spiaggia. Quel passato oggi non funziona più, non è questo che ci chiede chi va in vacanza. Chiede dei lungomare liberi dal traffico e un’alternativa valida all’uso dell’auto. Ebbene, l’alternativa si chiama Trc. Che passa fra una zona mare con 2 mila alberghi che diventa il Parco del Mare e la via alternativa per viaggiare su gomma, il percorso del “fila dritto” che esiste già. Niente più alibi, dunque. E così prevengo la domanda: il Trc sarà sostenibile? Lo sarà per forza di cose, perché va a servire non solo 2 mila alberghi, ma poli scolastici importantissimi come a Bellariva e Cento Studi di Rimini, oltre a quello di Riccione. va a fare parte di un modello di turismo irrinunciabile, l’unico con il quale possiamo pesare di proporci “.

Il tutto per integrarsi, come spiega Donini, con un sistema regionale dei trasporti rivoluzionato con un piano che comprende fra l’altro 10 milioni per andare in bicicletta  – “passare dall’attuale 20% di mobilità ciclabile della nostra regione, peraltro doppia rispetto alla media nazionale, al 50% nei confronti dell’auto” -, l’acquisto dei nuovi mezzi ferroviari regionali e soprattutto da treni che sfrecceranno fra Bologna e Rimini a 200 km/h: 48 minuti, “e 108 minuti da Milano a Rimini, rimarca Gnassi.

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E la vecchia linea 11? Scomparirà. Con i sui 44 minuti (teorici, salvo traffico) di percorrenza in 11 chilometri, i filobus stipati all’inverosimile, gli orari affissi alle fermate puramente ornamentali.

Con il Trc, invece, i minuti si riducono 23, con 15 fermate intermedie in 9,8 km . E soprattutto, i tempi di percorrenza e gli orari diventano certi, perché la linea protetta del metrò non deve fare i conti con traffico, semafori e strisce pedonali. “La frequenza prevista di 7,5 minuti nell’ora di punta consente di trovare un mezzo in media sotto i 4 minuti. Negli altri orari la frequenza sarà comunque di un mezzo ogni 10 minuti. La capacità del sistema sarà di 1.500 passeggeri all’ora per direzione di marcia“.

“Il Trc non è solo un mezzo di trasporto, ma è parte di un progetto strategico che guarda al futuro e che riconsidera il tema dei trasporti nell’ottica di migliorare la qualità della vita dei cittadini e migliorare i servizi per i turisti – commenta l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini – Siamo quindi arrivati alla fase conclusiva di un’opera prioritaria, che rientra tra gli importanti investimenti che stiamo realizzando sulla riviera romagnola, dai fondi Fsc per la decongestione del traffico sulla Statale 16 ai bandi per gli interventi sulla mobilità ciclabile: quando una comunità è unita e c’è una visione strategica, riuscire a investire è più semplice”.

Si chiude una partita amministrativa, durata molti anni – sottolinea ancora il Sindaco Andrea Gnassi – Il senso del lavoro di un’amministrazione è anche gestire e migliorare problemi che vengono dal passato. Ci sono situazioni che non si possono cancellare, ma migliorare sicuramente sì. Il TRC non è solo un mezzo di trasporto pubblico necessario sull’asse costiero, a integrazione dei treni ad alta velocità che si fermano a Rimini. Il TRC rappresenta il tassello fondamentale di un nuovo sistema di trasporto che ci consentirà di valorizzare al meglio e completamente i nostri prodotti turistici. E sarà anche l’occasione per riqualificare zone e aree, oggi inibite o inutilizzate. Le stazioni determineranno un nuovo modo di muoversi in città, facendo finalmente del trasporto pubblico un fulcro dell’intero sistema mobilistico urbano”.

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LE CARATTERISTICHE DEL TRASPORTO RAPIDO COSTIERO

La sicurezza dell’esercizio è garantita da un Posto Centrale di Controllo che supervisiona da remoto posizione e percorso di ogni singolo mezzo. Le fermate sono illuminate e dotate di sistemi di videosorveglianza, presente anche a bordo per garantire la sicurezza degli utenti.

Completano i sistemi di ausilio all’esercizio gli impianti di fermata:

  • sistema audio/video attraverso pannelli a messaggio variabile per le informazioni all’utenza;
  • il sistema di diffusione e comunicazione audio;
  • le colonnine di emergenza per le chiamate al centro di controllo;
  • il sistema di wi-fi gratuito a disposizione per l’utenza;

La struttura delle fermate e la tecnologia adottata assicurano la massima facilità di accesso da parte di tutti anche a soggetti diversamente abili, famiglie con passeggini, viaggiatori con valigie, utenti con biciclette al seguito.

LE INFRASTRUTTURE

I lavori di realizzazione dell’infrastruttura TRC si prevede termino per la fine del 2017. Oltre al tracciato, realizzato esclusivamente in sede propria protetta, i lavori hanno riguardato la realizzazione di quattro nuovi sottopassi carrabili in sostituzione dei passaggi a livello, la realizzazione di tre nuovi sottopassi ciclo-pedonali, la ristrutturazione e il prolungamento di nove sottopassi ciclo-pedonali. Le opere poi hanno interessato nove sottovia per lo scavalcamento delle direttrici viarie trasversali alla via di corsa, due ponti per l’attraversamento di corsi d’acqua e sette ponticelli scatolari per lo scavalcamento di piccoli torrenti e fossi consortili.

Lungo il tracciato sono presenti quattro rotatorie, di cui due alle estremità dei capolinea di Rimini FS e di Riccione FS per l’inversione della marcia al termine delle singole corse e due intermedie (Chiabrera e Cavalieri di Vittorio Veneto) che dividono il percorso in tre tratti omogenei per l’eventuale effettuazione di corse parziali e per l’entrata/uscita dei mezzi.

A completamento dei lavori sul tracciato, nel 2018 saranno finalizzati i lavori relativi alla predisposizione delle fermate e delle opere complementari, e avviati i test sui mezzi.

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IL QUADRO ECONOMICO

Il progetto è stato approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) con delibera n.93 del 29.03.2006 per un quadro economico complessivo di 92,053 milioni di euro, finanziato per il 60% dall’Amministrazione Statale e per il restante 40% dagli Enti Locali sottoscrittori dell’Accordo di Programma per la realizzazione dell’opera (Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Rimini e di Riccione e Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini). I lavori sono stati consegnati nel luglio 2012 e il loro termine è previsto per la fine del 2017 e sono condotti da una A.T.I. composta da Italiana Costruzioni S.p.A. per la parte civile e Alpiq S.p.A. per la parte degli impianti di trazione.

Nel dettaglio, 53 milioni sono arrivati dallo Stato, 10 dalla Regione, 15 da Rimini e 6 li deve mettere il Comune di Riccione.

IL FUTURO

La tratta Rimini-Riccione rappresenta solo il primo dei tre stralci previsti del sistema. Entro la fine di quest’anno si spera di progettare il restante, che comprende il prolungamento fino a Cattolica e i collegamenti verso Santarcangelo e Ravenna. Niente più corsie protette, però, dato che in queste tratte dove le fermate intermediepossono essere molto più rade si potrà utilizzare la linea ferroviaria con treni cadenzati anche ogni 20 minuti. Ci saranno però ancora passaggi a livello da eliminare, sottopassi da realizzare, infrastrutture da adeguare. Ma è un altro film. Per quello della costruzione del Trc Rimini-Riccione, invece, siamo a titoli di coda.

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