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Nadia Rossi: “Caro sindaco, è difficile vincere”

Una franca lettera di Nadia Rossi al sindaco di Coriano Mimma Spinelli:

Ancora una volta la Sindaca Spinelli, perde l’occasione per dimostrare, se ne ha, la sua capacità di dialogo, d’altronde non ci si poteva aspettare di meglio, visto che ha interrotto qualsiasi rapporto di rispetto istituzionale nei miei confronti dal momento in cui ha saputo della mia nomina a coordinatrice del PD di Coriano (ottobre).

Non è nemmeno scusata per le accuse, infondate, che sono state l’unico contenuto di questa campagna elettorale per se e per la sua lista. La Sindaca da ex componente del PSI e di FI sa bene la differenza tra il ruolo politico e quello amministrativo, forse è lei stessa che vuole confondere le menti dei Corianesi gettando fango inutilmente su chi si assume le proprie responsabilità da dirigente di partito nonostante le difficoltà, mai nascoste, utilizzando risorse proprie o tuttalpiù contando sulle risorse umane e professionali che una struttura di partito (ma pare anche le civiche) ha a disposizione. In merito ai rimborsi regionali a cui si è fatto più volte riferimento, vorrei informare la Sindaca che sono stati abrogati già dal 2015 su proposta del PD, come primo atto di legislatura, grazie anche al mio voto insieme a quello dei colleghi.

Si ricordi che il 45% dei cittadini non sono andati a votare e che la somma dei voti delle liste alternative alla sua, presentate in questa tornata, superano i voti che oggi le permettono di sedere sullo scranno più alto. Non fosse solo per questo lei deve rispetto a tutti gli elettori, a partire da coloro che non l’hanno sostenuta, per questo in Consiglio Comunale mi aspetto si ritorni ad un livello di rispetto adeguato al consesso che rappresenta tutti i cittadini. 

Capisco che se il Pd non si fosse presentato o avesse fatto altre scelte, per lei la riconferma sarebbe stata più facile, ma me lo lasci dire, non solo sono soddisfatta politicamente di ciò che in pochi mesi siamo riusciti a mettere in campo con una partecipazione e uno spirito di squadra che ha prodotto proposte reali, raggiungendo un discreto risultato. 

Ammetto che la soddisfazione maggiore, rimane quella umana per non essere scesa a livelli che più volte ho udito, nei modi e nei termini, che mi rifiuto anche solo di ripetere e che ancora oggi si legge.

E’ difficile perdere, ma si ricordi che è altrettanto difficile vincere”.

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