Un ex dipendente del Comune di Rimini, arrestato nel maggio 2015 per peculato e poi licenziato, è stato condannato dalla Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna a risarcire l’ente pubblico di un danno patrimoniale da 29.152 euro.
Le indagini, nel 2015, erano partite da una segnalazione anonima indirizzata al Sindaco di Rimini in cui si faceva riferimento a comportamenti illeciti di un dipendente comunale 51enne residente a Rimini, relativi all’utilizzo indebito di un’auto di proprietà dell’Ente, della quale aveva la disponibilità in qualità di responsabile degli arredi delle scuole nido, materne ed elementari della città.
La Guardia di Finanza ha provato che il dipendente si era recato più volte, occultando i loghi del Comune di Rimini sulle fiancate dell’auto di servizio, fuori dal territorio comunale ed in particolare a un’attività di compravendita di usato a Cattolica dove aveva più volte posto in vendita, utilizzando un conto a lui intestato, merci e attrezzature varie di proprietà del Comune di Rimini e dell’ex centro di formazione regionale “Itinera”: carta igienica, prodotti per l’igiene, generi alimentari.
Oggi arriva anche la condanna della giustizia contabile. Dalle indagini della Gdf e dagli atti del procedimento disciplinare, osservano i giudici contabili, è risultato provato che l’allora dipendente, operando all’interno delle proprie mansioni nei servizi scolastici ed educativi, abbia volontariamente sottratto beni e utilizzato l’auto di servizio per finalità illecite, oltretutto alterando i ‘fogli di viaggio’ della vettura. I giudici non hanno riconosciuto invece i danni da disservizio e all’immagine, prospettati dalla Procura della Corte dei Conti contabili.