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Santarcangelo: giovedì in biblioteca, serata dedicata a Nadiani

Questi gli appuntamenti e gli eventi programmati a Santarcangelo nel fine settimana:Giovedì 18 maggio alle ore 18 in biblioteca è in programma una serata dedicata al poeta Giovanni Nadiani, organizzata dalla Baldini in collaborazione con l’associazione Microcosmus. “INVEL – la poesia, la voce, troppo presto interrotta” è il titolo dell’incontro presentato da Gianni Iasimone (poeta, performer) con interventi di Manuel Cohen (poeta, critico, saggista), Gianfranco Miro Gori (poeta, scrittore, saggista), Davide Pioggia  (glottologo), Marco Mazzoleni (linguista). Gli interventi saranno intervallati dalle letture di Ilario Sirri (attore), Luca Tognacci (poeta, performer). Ingresso libero, per informazioni: biblioteca comunale Antonio Baldini (0541/356.299 – biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it).

Sabato 20 maggio i musei comunali propongono invece due iniziative dedicate a bambini e famiglie: alle 15,30 al Museo Etnografico è in programma la festa di primavera con letture animate, fiabe, giochi e merenda. Alle 20,45 il Museo Storico Archeologico celebra la Notte Europea dei Musei con una visita guidata a lume di torcia “L’ultimo… spenga la luce! Il buio al Musas non fa paura” (è consigliato portare una torcia), per prenotazione 0541/624.703 – pamclub@museisantarcangelo.it. Per la Notte Europea dei Musei, il Musas sarà aperto dalle 21,30 alle 24 (ingresso libero).

Venerdì 19 maggio, infine, la “Mille Miglia” passerà anche da Santarcangelo. In particolare nelle vie Emilia, Ugo Braschi, Ugo Bassi, Trasversale Marecchia potrebbero presentarsi temporanei rallentamenti al traffico durante il transito delle auto.

Giovanni Nadiani – poeta, scrittore, traduttore, linguista. È stato anche docente universitario, germanista e editore, ma soprattutto fine osservatore del dialetto romagnolo e molto altro. Quest’anno avrebbe compiuto 63 anni, la sua prematura scomparsa ha lasciato un grande vuoto, non solo di affetti, nella sua Birandola di Reda, dove viveva, e Faenza, dove nel 1985 fu tra i fondatori della rivista Tratti insieme al compianto amico scrittore e editore Guido Leotta; a Forlì, dove era docente presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (Sitlec) dell’Università di Bologna; nella sua Romagna che tanto efficacemente ha cantato in versi, ora aspri e ironici ora lirici, nella sua lingua bastarda – sempre attento a rimanere lontano dalla retorica e dal folklorico – lingua, “inter-lingua”, dell’alterità e di una geografia ormai distrutta, degradata, “mutata” in un non luogo, nessun altrove, invel, appunto… Ma soprattutto, senza timore di essere smentiti, lascia un grande vuoto nel mondo culturale italico sempre più distratto e “coatto”, parafrasando Pier Paolo Pasolini, a fronte di un potere dei consumi che ricrea e deforma la coscienza del popolo, “fino a una irreversibile degradazione”, in specie nell’asfittico, autoreferenziale, spesso araldico, panorama letterario contemporaneo del “Belpaese che fu”. E, dopo l’intenso ricordo avvenuto “tra amici della costa”, al Museo di Rimini, il 25 marzo scorso, a Santarcangelo – eminente luogo di poeti e poesia – in omaggio alla sua “irredimibile” mancanza, vogliamo riproporre lo stesso tema di invel, filo conduttore della poetica e dell’esistenza di Giovanni Nadiani, con una riflessione critica – una meditazione -, una conversazione a più voci, sempre con le sue parole lucide e folgoranti, i suoi versi in stile “cabaret”, la sua stessa voce tratta dalle tante sue serate in zir par la Romagna alle quali Giovanni aderiva con entusiasmo e disponibilità, una “disposizione” autentica che non gli ha allungato la vita ma per la quale chiunque l’abbia conosciuto lo ricorderà per sempre.

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