Il commento di Sabrina Vescovi al confronto tra i candidati allo Yellow Factory.
“La Riccione del futuro? Una città che torni a costruire opportunità per i nostri giovani. E’ così che immagino la Riccione che andremo a riprogettare, quella che dovrà essere di qui a vent’anni. Grazie ai ragazzi dello Yellow Factory per aver organizzato il primo confronto tra i candidati sindaco, un dibattito quello di domenica sera necessariamente contingentato nei tempi, ma comunque un bel confronto, stimolante. Anche divertente. Grazie anche per avermi dato l’occasione di rispondere ad una delle domande che mi sento ripetere più spesso nei tanti incontri pubblici con i cittadini. La stessa domanda che io stessa per prima mi sono posta nel momento in cui ho deciso di candidarmi sindaco. Come vedo la città di Riccione tra cinque anni? Come vorrei consegnarla ai riccionesi?
Le cose da fare sono davvero tante. I desideri sarebbero ancora di più. Ma ho scelto di affrontare questa campagna elettorale con grande serietà, con la consapevolezza che i prossimi saranno anni strategici per rilanciare la città restituendole il rango che merita. E non possiamo farlo senza i giovani, non ci riusciremmo. Penso ai tanti imprenditori che hanno fatto la storia del nostro turismo, dalla spiaggia all’albergo, con cui dobbiamo cominciare ad affrontare il tema del ricambio generazionale. L’amministrazione può dare una spinta decisiva all’economia locale, ma dobbiamo farlo insieme. E poi penso alla musica, di cui siamo sempre stati un polo naturale. Alla cultura, con le diverse strutture che abbiamo e le tante associazioni. Lo sport, su cui dobbiamo tornare a investire. E il divertimento. Questa è una città che non può non vivere di divertimento, sano, siamo tutti d’accordo. Sta a chi governa Riccione tenerne insieme con equilibrio la complessità.
E nella Riccione che io immagino per il futuro, quella che vorrei consegnare ai miei figli, i giovani – con i loro talenti, la creatività e la curiosità – dovranno avere un ruolo da protagonisti. Saranno loro a fare di Riccione una città europea.
Noi però, candidandoci a governare, pensiamo di poterle dare degli stimoli, delle occasioni, anche per tornare a collocarla fra le mete di tendenza. Con la riqualificazione del porto e dei principali assi commerciali, per esempio. E poi nuove aree verdi, da innestare in un quadrilatero della “mobilità lenta” nel centro città. Con il Marano quale area vocazionale per i giovani, uno spazio ideale per i concerti ma anche per i tanti sport di mare e spiaggia.
Cinque domande su cinque temi per descrivere un progetto sono troppo poche. E devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto un dibattito ‘senza rete’, senza possibilità di fare i compiti a casa. Ma credo che per Riccione, per quanti ci hanno seguito in diretta o in streaming, sia stata una gran bella serata. Al prossimo confronto“.
Sabrina Vescovi