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Primarie PD, Petitti: “Vogliamo un partito che sappia parlare all’Italia, ma che sappia anche ascoltare”

Con l’incontro di questa sera (Enoteca Spazi, ore 18), ospiti il sindaco di Bologna Virginio Merola e il deputato Andrea Di Maria, si chiude la campagna congressuale del Partito Democratico. Il comitato riminese a sostegno della candidatura di Andrea Orlando ha provato, in questi mesi, a riportare al centro l’idea di un partito che sappia unire le diverse anime presenti al proprio interno e a declinare proposte partendo da un senso di eguaglianza e giustizia sociale. Parole chiave che fanno da collante nel nostro documento programmatico.

Lo si è fatto stimolando il dibattito su quei temi che, dal nostro punto di vista, meritano un vero e proprio cambio di marcia, ospitando in città personalità importanti del Partito Democratico come Cesare Damiano e Monica Cirinnà. Ma anche riattivando una vera e propria mobilitazione “dal basso”, attraverso cene di autofinanziamento, discussioni nei circoli e oltre 30 banchetti allestiti lungo tutto il territorio provinciale. Questa forza e questo desiderio di rinnovamento ha trovato sintesi anche nella lista a sostegno di Orlando e che andrà a comporre l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, dando un autentico e tangibile segnale di costruzione di una proposta plurale e ampia (Emma Petitti, Alex Urbinati, Claudia Corsini, Alessandro Montanari, Giulia Corazzi, Carlo Alberto Miani).

L’idea a cui abbiamo lavorato in questi mesi – spiega Emma Petitti, assessore regionale e responsabile Enti locali per la mozione Orlando – è quella di un Partito che sappia parlare all’Italia ma sappia anche ascoltarla; che sappia farsi carico delle grandi diseguaglianze che oggi la caratterizzano e sappia combatterle attraverso proposte concrete che guardino agli ultimi. Bisogna lavorare ad un Pd che sappia ricostruire un rapporto con i settori più popolari della società, con i giovani e con i lavoratori. Un partito che sappia guardare con speranza e determinazione alla costruzione europea. In questi ultimi anni, soprattutto con il referendum costituzionale, l’abbiamo constatato: un uomo da solo non vince. Vince un popolo. E noi vogliamo far vincere il popolo del centrosinistra”.Orlando gruppo

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