Cerca
Home > Ultima ora politica > Consiglio comunale di Riccione saltato, duro scambio d’accuse fra maggioranza e opposizione

Consiglio comunale di Riccione saltato, duro scambio d’accuse fra maggioranza e opposizione

“L’uscita di ieri sera in consiglio comunale, con il maldestro scopo di far mancare il numero legale sulle votazioni, è un atto di grave irresponsabilità amministrativa da parte della minoranza”: così i gruppi consigliari di PD, RICCIONE COL CUORE, 2030, CORAGGIOSA dopo quanto accaduto ieri, quando le opposizioni sono uscite dall’aula.

“Uno sperpero di denaro pubblico consapevole – prosegue la nota dei grippi di maggioranza – e unicamente motivato dall’ostruzionismo sconclusionato di chi ancora oggi non ha metabolizzato il lutto per la sconfitta elettorale. Questa azione scellerata, senza rispetto delle istituzioni e dei cittadini, ha ricevuto come unico risultato quello di ripetere lo stesso consiglio comunale a distanza di qualche giorno e con maggiori costi per i contribuenti. Per quanto ci riguarda siamo più che mai determinati nel proseguire la nostra attività di governo, consapevoli della nostra forza, dei nostri numeri e della nostra sostanza. Sostanza che trova grande espressione in questa nota congiunta a supporto della Sindaca, della Giunta e dei consiglieri comunali che godono della nostra più totale e incondizionata fiducia”.

“Intendiamo riportare i temi della discussione all’agenda dei lavori, relegando i momenti di tensione alla dimensione che meritano e che non intaccano in nessun modo il proseguo della nostra attività amministrativa”, conclude la maggioranza.

Di tutt’altro avviso ovviamente l’opposizione di destra, o almeno parte di essa. LISTA CALDARI SINDACO – GENERAZIONE RICCIONE, LISTA CIVICA RENATA TOSI, NOI RICCIONESI CON RENATA TOSI scrivono infatti: “Se è pur vero che un vecchio detto afferma che “la miglior difesa è l’attacco”, ci stupisce il nervosismo della maggioranza ormai “ai titoli di coda” della Angelini che, rimasta ieri sera senza numeri in Consiglio Comunale, ha tacciato di irresponsabilità la opposizione per la problematica del numero legale. Noi siamo dell’idea che ognuno debba fare il proprio lavoro: la maggioranza, deve garantire i numeri per approvare i propri provvedimenti; la minoranza deve formulare proposte, e deve cercare, per quanto possibile, di contrastare i provvedimenti che ritiene altamente dannosi per la Città. Tra maggioranza e minoranza, vi può essere dialogo e collaborazione solo se vi è rispetto dei rispettivi ruoli”.

“Qualche settimana fa, la Signora Angelini e i suoi consiglieri hanno approvato, nonostante le veementi proteste del centrodestra, una modifica unilaterale sulle modalità di composizione della Commissione Pari Opportunità. Un atto politicamente arrogante e dispotico. Le regole del gioco, si cambiano assieme, e non a colpi di maggioranza.
No Signori, la politica non funziona così. Ieri sera, e dopo soli nove mesi di governo, la traballante maggioranza Angelini è andata sotto con i numeri: in Consiglio Comunale, non avevano i numeri per approvare i propri provvedimenti. Dopo che, nelle ultime settimane, due Consiglieri Comunali avevano espresso forti critiche nei confronti del Sindaco. Appare, per questi motivi, davvero fuori luogo che gli “irresponsabili politici di maggioranza”, pretendano ora dalla minoranza un soccorso nel farsi votare i propri provvedimenti”.

“Vorremmo ricordare alla maggioranza, che la minoranza non è un ente di mutuo soccorso; che la minoranza non è un contenitore di voti a cui la maggioranza può attingere quando e come vuole; che la minoranza non è una stampella utilizzabile quando la Angelini non ha i numeri per stare in piedi. Una maggioranza che pensa questo, è solo una maggioranza indisponente ed arrogante.ì La crisi di questa Giunta è ormai aperta. Basta leggere i giornali, che riportano ormai ogni giorno litigi, prese di distanza, distinguo, malumori tra i partiti. Più che a urlare contro la minoranza, Giunta e Consiglieri dovrebbero iniziare una analisi politica seria e profonda, che li porti a valutare se sia ancora il caso di continuare questa agonia, o se non sia il caso di staccare la spina e tornare a dare la parola agli elettori. In democrazia, si governa solamente con i numeri, ed i numeri iniziano ad essere davvero troppo traballanti. Tra la spada di Damocle del ricorso al TAR contro le elezioni, tra i veti incrociati tra partiti e persone, tra taluni consiglieri che litigano, altri che se ne vanno ed altri ancora pronti ad abbandonare.. chi ci rimette è solo la Città.ì E mentre la nave affonda, loro continuano a “suonare”…. Servirebbe solo serietà. Sono stati eletti? Governino, ma governino con i numeri loro. E se perdono pezzi, ne traggano le dovute conseguenze”, concludono le liste civiche di destra.

Ultimi Articoli

Scroll Up