Da una zuffa con la Polizia all’altra, passando per l’irruzione in casa di un vicino, colpito al basso ventre sotto la doccia perchè scambiato per un intruso. Il tutto, sempre da ubriaca. Una serie di imprese dovute alla dipendenza da alcol che a una ragazza brasiliana di 25 anni è costata l’ennesima arresto sabato scorso a Miramare.
Una passante aveva segnalato che una donna sporca di sangue stava camminando per viale Regina Margherita urlando di essere stata violentata. La Polizia giunta sul posto aveva trovato la loro vecchia conoscenza evidentemente annebbiata dall’alcol, senza che ci fosse verso di calmarla e farsi spiegare cos’era successo. Ci ha provato anche l’ex compagno, uscito dal locale nel quale avevano trascorso la serata, ma senza ottenere nulla. Quando anzi i poliziotti hanno cercato di avvicinarla, lei li ha presi a insulti e spintoni inziando a denudarsi. Al tentativo di immobilizzarla ha risposto con un morso alla mano di un agente dopo avergli strappato il guanto. Arrestata infine per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, ieri mattina è comparsa in tribunale. Nel frattempo si era appurato che la 25enne non aveva subito alcuna violenza sessuale. Difesa dall’avvocato Annamaria Grimaldi, ha patteggiato 10 mesi di reclusione con pena sospesa, ma il Questore le ha notificato un foglio di via dalla provincia di Rimini per un anno; sarebbe sospettata anche di aver incendiato un locale di Riccione dove aveva lavorato come cameriera.
Era andata peggio nel settembre dello scorso anno, quando al termine di una furibonda zuffa in un ristorante di Miramare era stata condannata condannata a 3 anni e 8 mesi di reclusione, pena sulla quale pende ancora il giudizio d’appello. In quell’occasione tutto era iniziato con la 25enne a protestare con i camerieri perchè a suo giudizio le posate erano poco pulite. La discussione era presto degenerata, tanto che un passante udendo le grida aveva tentato di calmare gli animi, con il solo risultato di farsi spaccare una bottiglia in testa dal fidanzato della ragazza. La quale all’arrivo della Polizia aveva preso a urlare di non toccarla perchè incinta, per poi tentare di spogliarsi, estrarre un assorbente e lanciarlo contro gli agenti. Quindi fra pugni calci si era divincolata per entrare nella Volante e cercare di metterla in moto. La coppia era stata immobilizzata solo dopo due tentativi con lo spray al peperoncino.
Sempre l’abuso di alcol era stato all’origine dell’episodio più boccaccesco, accaduto l’estate scorsa a Misano, dove la ragazza abitava. Rientrando a casa completamente ubriaca, aveva sbagliato appartamento infilando quello accanto. In bagno aveva trovato un uomo che stava facendo la doccia e credendolo un aggressore lo aveva colpito fra le gambe. Per il malcapitato padrone di casa, lesione allo scroto guaribile, per fortuna, in venti giorni; per la ragazza ennesima denuncia a piede libero.