“Care compagne e compagni, care amiche ed amici, ci decidiamo a scrivere questa lettera aperta per segnalarvi un problema che potremmo anche chiamare “pericolo”.
Due Circoli del Partito Democratico (via Euterpe a Rimini e il Circolo di Novafeltria) insieme ad Articolo Uno di Rimini – scrivono in una lettera aperta al Partito Democratico Graziano Urbinati e Giuseppe Chicchi – hanno dato vita a due Agorà. Una, dedicata al tema della Partecipazione, si è conclusa con proposte utili a rilanciare il rapporto del Partito e delle Istituzioni con le periferie urbane. La seconda ha affrontato il tema di uno sviluppo della Valmarecchia basato sulla vocazione ambientale e culturale della valle. Abbiamo lavorato – prosegue la lettera aperta dei due esponenti politici – con iscritti al Partito Democratico, ma anche con cittadini non iscritti a partiti, con espressioni di associazioni e gruppi di impegno civico. Alle assemblee conclusive delle rispettive Agorà hanno preso parte il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, l’assessore Regionale Vincenzo Colla, il Sindaco di Rimini, l’assessora e vice Sindaca di Rimini, il Presidente della Provincia Riziero Santi, ecc…, portando contributi importanti.
Ci sembra ora che l’avvio di un Congresso che ha l’ambizione di riunire le forze che a sinistra si sono disperse, non possa prescindere dal terreno che le due Agorà hanno dissodato e dai rapporti “esterni” che hanno attivato. Purtroppo invece su quel lavoro politico è sceso il silenzio, quelle proposte non hanno avuto seguito, quegli interlocutori sono stati abbandonati.
L’avvio di un Congresso costituente (“costituire” significa “mettere insieme”) implica rivolgere – continua la lettera aperta – una campagna di ascolto, di partecipazione vera e attiva, lanciare un appello ad unirsi, verso il vasto mondo che pensa e ragiona “a sinistra”, ma che non si riconosce più nel PD, vota qualche populismo di passaggio o si astiene. Cosa si potrà dire loro quando saranno sollecitati a confrontarsi con i temi congressuali? Che le Agorà non hanno prodotto proposte interessanti? Quali in particolare non sono interessanti? Se ne può discutere? Dove?
Abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché ci preoccupa il fatto che il PD, patrimonio fondamentale per la sinistra italiana, finisca per fare un Congresso autoreferenziale, rinunciando al confronto lungo la strada con le molte forze disperse, ma delegando agli amministratori il compito di gestire un partito “comitato elettorale”, come se la politica fosse solo gestire l’esistente, magari un po’ meglio degli altri. Ci sono migliaia di persone impegnate nel sociale, nel mondo del lavoro, nell’ambiente, nell’economia, che possono guardare a sinistra se la sinistra ricomincia a guardarli.
Gli appelli ad aprire il PD alla società civile, sono arrivati già prima del 25 settembre con le Agorà, in modo ancor più forte dopo la sconfitta che ha portato al Governo del Paese una Destra estrema, portatrice di una cultura estranea alla nostra Costituzione. Si apra allora – conclude la lettera di Graziano Urbinati, Giuseppe Chicchi – una campagna di ascolto, di partecipazione e di inclusione se si vuole sciogliere il nodo fondamentale dell’identità del nuovo Partito Democratico. La decisione sui candidati alla Segreteria sarà allora molto più semplice”.