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Gnassi: “Salvini sulla sicurezza spara patacate”

Sulla sicurezza in Romagna il leader leghista Matteo Salvini “spara due ‘patacate’ in campagna elettorale” e poi “quando c’è da lavorare abbandona questa terra”. La dice così, con uno dei termini romagnoli più tipici, Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini e candidato Pd alle prossime politiche, che replica al segretario del Carroccio dopo la sua tappa di ieri a Riccione per la campagna elettorale. “Oh, tanto di cappello: sei un professionista – lo apostrofa Gnassi, in un video pubblicato su Facebook – c’è la campagna elettorale, arrivi, spari due bombe, due ‘patacate’. Ma poi quando c’è da risolvere i problemi, rimangono le ‘patacate’ che hai detto in campagna elettorale”.

Detto in altre parole, accusa Gnassi, “Salvini viene in Romagna solo per speculare durante la campagna elettorale. Poi quando c’è da lavorare abbandona questa terra: l’abbiamo visto con la Questura di Rimini e con la sicurezza a Riccione, quando era al Governo”. Nel video, Gnassi indica una porta. “Questo è il campanello della Questura- spiega- te li ricordi i campanelli? La Questura di Rimini l’abbiamo spostata con il lavoro del Comune e della Provincia in piazzale Bornaccini, sede provvisoria. Nel frattempo, da ministro degli Interni, tu ci hai lasciato il bubbone, il cadavere della vecchia questura vicino allo stadio. Adesso ci tocca occuparci della Cittadella della sicurezza: dove c’è la caserma” troveranno posto anche “Polizia stradale, sede definitiva per la Questura e Guardia di Finanza, per dare sicurezza”.

A Riccione, continua il candidato dem, “dove ha governato la Lega, l’investimento sulla cultura è chiamare i trapper a cantare. Poi ti lamenti che ci sono le baby gang. E soprattutto adesso non dire ai giovani: andate a fare un anno di armi”. Gnassi lancia quindi una proposta. “Facciamo una cosa – dice – prendiamoci un impegno serio. I nostri ragazzi mandiamoli per il mondo a imparare l’inglese. Invece che un anno di militare, un anno di studio di una lingua che gli permetta di trovare lavoro, di relazionarsi con gli altri e di far sì che questa Romagna sia la terra dell’apertura e del rigore”.

(Agenzia DIRE)

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