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“Caro Gnassi, che proposte fai per l’energia in Romagna”?

Lettera aperta di un albergatore al candidato Andrea Gnassi

“Caro Andrea,

apprendo con grande soddisfazione che sarai candidato per il centrosinistra alle prossime elezioni per il parlamento nazionale.

Le tue qualità non si discutono, sia realizzative che di visione , dimostrate ampiamente durante i due mandati consecutivi alla guida della nostra città.

Ciononostante mi sento in dovere di chiederti , come imprenditore nel settore del turismo, quale sia il tuo pensiero rispetto ad una questione che in questa strana estate è apparsa in tutta la sua drammatica attualità , e cioè quella inerente al costo dell’energia.

Il nostro tessuto imprenditoriale fatto di piccole, piccolissime imprese si è trovato a fronteggiare aumenti estremamente rilevanti di tutte le materie prime, in particolare quelle energetiche.

Tale situazione non potrà essere sostenuta a lungo pena un depauperamento progressivo del nostro tessuto economico con evidenti ricadute sul fronte occupazionale e quindi sul benessere dell’intera nostra comunità.

E’ evidente che l’amento dei costi , essendo il nostro un turismo di gente che lavora, non potrà scaricarsi interamente sull’utente finale pena un drastico ridimensionamento del mercato, cosa che spianerebbe la strada ad una, da più pari ventilata, recessione.

Per cui ti chiedo :

quali pensi siano le strategie per fare in modo che la nostra città e più in generale la Romagna possa approvvigionarsi di energia ad un costo accettabile ?

quali pensi siano i provvedimenti a cui ti dedicherai una volta eletto per superare queste difficoltà ?

Mi rendo conto che nei piani dell’Europa e del nostro governo riguardo al processo di transizione ecologica dell’economia era prevista una fase intermedia caratterizzata dal gas che ora nella situazione attuale risulta essere improponibile ed allora ? che fare ?

Gli sforzi più che condivisibili fatti dal governo Draghi di sostituire il gas proveniente dalla Russia con quello proveniente da altri paesi, se è vero che nell’immediato è l’unica soluzione possibile in prospettiva ci mette nella scomoda situazione di aver sostituito regimi di dubbia democraticità come la Russia con altri con le medesime caratteristiche come ad esempio L’Egitto e questo non ci permette di guardare al nostro futuro con la necessaria tranquillità.

L’obiettivo non può che essere l’indipendenza energetica del nostro paese, obiettivo già individuato come prioritario da Enrico Mattei che con l’ENI ne pose le basi negli anni cinquanta.

Il parco eolico previsto al largo delle coste di Rimini ha il vantaggio di avere già pronto un progetto operativo e quindi tempi di realizzazione più brevi ….cosa ne pensi ?

E circa la possibilità di incentivare la creazioni di comunità energetiche nel nostro territorio ?

Quali strumenti ritieni più adatti per dare un taglio drastico a tutti gli adempimenti burocratici necessari per gli interventi per il risparmio energetico (ad es. il cappotto termico per gli edifici) o l’installazione di impianti fotovoltaici o di solare termico sui tetti delle abitazioni ?

Come imprenditore mi sentirei più rassicurato nel sapere che chi ci governa ha idee e strategie per superare le attuali difficoltà di approvvigionamento piuttosto che dall’ulteriore istituzione di bonus estemporanei.

Le imprese prima di tutto cercano prospettive per il proprio business ….

Come dici tu nel tuo spot elettorale “la Romagna corre quattro volte più veloce del resto del paese”, ma per correre ci vuole energia ed è per questo motivo che il nostro territorio ha bisogno di una politica che sappia dare risposte concrete a questa necessità.”

Ciavatti Daniele

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