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Rimini, ambientalisti: “Innaffiare aiuole con l’acqua del depuratore”

Antonio Brandi, per il Coordinamento Ass.ni ambientaliste ed animaliste di Rimini di cui fanno parte ANPANA, AsOER, dnA, ENPA, FIAB  “Camminando e Pedalando”, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente Valmarecchia, L’Umana Dimora, Terra Blu, Smoke Box, WWF, ha scritto una lettera al Sindaco Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, all’assessore Anna Montini, a Roberto Fabbri, Area Manager HERA Rimini, ad Anthea Rimini e all’Ufficio Verde Comune di Rimini proponendo il ricorso immediato alle acque depurate dall’impianto di S. Giustina per innaffiare piante ed aiuole in sofferenza per la siccità.

La siccità sempre più grave sta facendo soffrire non solo le campagne ma anche il nostro patrimonio verde in città. Girando per le vie e nei parchi – scrive Antonio Brandi – si notano ovunque piante in sofferenza o addirittura morte, non solo i Lecci colpiti già da fitopatologie che si stanno aggravando e che ci pare urgente trattare, ma anche Ippocastani (es. in Viale P. Amedeo, alberi di impianto recente ma anche adulti ), Robinie (es. in Via Sinistra del Porto o in Viale Dardanelli) ed altro, ed anche le aiuole stanno morendo. Non possiamo permetterci di perdere il nostro patrimonio verde, mentre solo il parco del mare è innaffiato, e abbondantemente, con acqua potabile di acquedotto immaginiamo Da tempo abbiamo proposto informalmente all’Arch. Bastianelli di usare acqua del depuratore per alimentare con autobotti almeno le sacche verdi Treegator, già installate su molte piante, ma anche per innaffiare aiuole e almeno gli alberi di più recente impianto o in stato di più evidente sofferenza”.

“La situazione però – prosegue la lettera di Antonio Brandi – si sta aggravando e riteniamo sia giunto il momento di intervenire ora da subito con l’assumere decisioni ed azioni di più immediata attuazione, in attesa di provvedere per il futuro anche a modificare modalità ed impianti di irrigazione che ora fanno uso di acqua dell’acquedotto, che i cittadini sono invitati a risparmiare. Carenza di piogge e siccità non possono infatti più considerarsi ormai purtroppo una emergenza casuale e temporanea ma una condizione ed una prospettiva permanente del nostro futuro, per cui occorre mettere in campo scelte innovative e coraggiose, con i necessari stanziamenti di fondi anche per tutelare il verde urbano ancora più importante in una città turistica”.

“Visto che i reflui depurati vengono rilasciati in corrispondenze dell’alveo fluviale all’altezza dello stadio del Baseball  e che a monte del rilascio l’alveo risulta praticamente privo di acqua, chiediamo di verificare urgentemente con Hera ed Anthea la possibilità di prelevare per i primi interventi e almeno per il resto della stagione secca direttamente o in prossimità immediata del rilascio, o direttamente dal deviatore Marecchia, richiedendo per questo le necessarie autorizzazioni ai competenti Uffici regionali, la risorsa idrica necessaria per tutelare almeno la parte più fragile del nostro patrimonio verde, installando uno o più punti di prelievo nel tratto ritenuto più idoneo sulle sponde del deviatore, e ciò per risparmiare tempo, traffico, gasolio ed emissioni inquinanti evitando i viaggi per i rifornimenti fino a S. Giustina” conclude  Antonio Brandi.

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