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Viserba: domenica rievocazione della pesca “alla tratta”

Domenica 7 agosto, a partire dalle 15, la spiaggia di Viserba e Viserbella ai lati del porticciolo sarà animata dalla rievocazione della pesca “alla tratta”, metodo in uso sul nostro litorale fino agli anni Cinquanta e poi non più autorizzato.

Grazie al permesso speciale delle autorità marittime e alla collaborazione del circolo nautico “Fossa dei Mulini”, diversi appassionati prenderanno in mano le lunghe reti, si legheranno in vita il crocco (“e’ croc”) e, immersi nell’acqua in due file distinte, al ritmo del “tira! tira!” gridato dal “capo tratta”, raccoglieranno sulla battigia il frutto della pesca.

Nel pomeriggio le tirate di tratta (“al mèni”) saranno diverse: prima di fronte ai bagni 37 e 38, lato Viserba, in seguito ai bagni 39, 40 e 42 (lato Viserbella).

Al termine gli organizzatori offriranno una degustazione di pesce alla griglia e buon vino della Romagna.

 

La tratta com’era (dal libro “Così si viveva a Viserba e dintorni”, di Elio Biagini)

Ricordo la tipica figura di Nandi, che ha passato tutta la vita facendo il marinaio e passeggiando tutti i giorni dalla fossa dei mulini o verso Viserbella oppure verso Rivabella. Conosceva il mare più che la sua casa e sapeva dire con precisione le previsioni del tempo. La sera si partiva con la batana per andare ‘a tratta’: una tipica pesca che si faceva calando in mare prima tre o quattro ‘reste’ di corda circa duecento metri, poi a semicerchio si calavano altri duecento metri di rete, quindi si tornava a riva calando altra corda. Finita la calata si agganciavano le due estremità della corda, alla quale erano attaccate sette persone, con una specie di cintura chiamata e’ croc, e lentamente si tirava la rete a riva sperando sempre di fare una buona pesca. Quando la rete era a riva e il pesce era nella sacca i più anziani avevano il compito della cernita; questa avveniva perché in mezzo al pesce c’erano tante alghe, granchi, la palazzola, che bisognava scartare. Dietro a ogni marinaio c’era sempre la vecchietta che raccoglieva lo scarto. I marinai più giovani erano addetti al carico della rete sulla batana. E, finita l’operazione, un’altra mano…”.

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