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Ddl concorrenza è definitivo, i bagnini insistono: “Nei bandi indennizzi ed esperienza maturata”

Con 161 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti, martedì 2 agosto il Senato ha approvato definitivamente il ddl concorrenza, che all’articolo 3 istituisce la riassegnazione delle concessioni balneari tramite gare pubbliche entro il 31 dicembre 2024. Si trattava della terza e ultima votazione del provvedimento, già approvato da Palazzo Madama lo scorso 30 maggio e dalla Camera il 26 luglio con alcune modifiche (tra cui lo stralcio della norma sulla liberalizzazione delle licenze dei taxi) che avevano reso obbligatorio un ulteriore passaggio in Senato. Con l’approvazione n Senato, il ddl concorrenza entra definitivamente in vigore e con esso le gare delle concessioni balneari, che dovranno essere istituite nel giro di un anno e mezzo dai Comuni. Ma prima bisognerà attendere il varo del decreto attuativo, che il ddl concorrenza impone di adottare entro sei mesi e dunque entro la fine di gennaio. A occuparsene sarà dunque il prossimo governo, come riferisce MondoBalneare.com.

“Quanto approvato martedì scorso dal Senato dà ai concessionari un po’ di “respiro” rispetto alla situazione di precarietà che i balneari stanno vivendo da oltre 10 anni” commenta Natascia Casali Presidente CNA Balneari Rimini ed Emilia Romagna dopo il provvedimento che pone i Comuni quali iniziali interlocutori per l’avvio delle procedure di evidenza pubblica con la possibilità di usufruire di un anno di proroga in più per predisporre le procedure necessarie.

Natascia Casali

“Come CNA Balneari ci auspichiamo che tutti i Comuni della nostra provincia usufruiscano di questa possibilità” precisa la Presidente regionale Casali “poiché la nascita del nuovo Governo e la conseguente approvazione dei decreti attuativi possano finalmente stabilire come tra i criteri di assegnazione delle concessioni risultino elementi quali esperienza professionale maturata, indennizzo e riconoscimento del valore commerciale aziendale. Sono condizioni fondamentali perché la tutela del nostro patrimonio economico balneare è l’obiettivo che CNA persegue nel proprio ruolo di rappresentanza”.

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