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Pd Santarcangelo a Lega: “Danneggiata anche nostra bacheca ma non facciamo le vittime”

La segretaria del Pd Santarcangelo Paola Donini replica a Marco Fiori sul danneggiamento della bacheca della Lega: “Su ordine del comandante Matteo Salvini ecco la solita campagna elettorale all’insegna del vittimismo: qualche mese fa è stata presa di mira la nostra e nessuno ha gridato all’assalto fascista. Purtroppo c’è una piaga chiamata vandalismo che va affrontata con controlli e campagne di educazione e completata con il nostro esempio
e non alimentando campagne d’odio per un pugno di voti”.

“Elezione che vai, disco rotto che trovi. Se non fosse che il centro destra santarcangiolese è in campagna elettorale perenne, non ci sarebbe risposta migliore del gioco di parole sull’antico adagio per commentare le parole di Marco Fiori sul danneggiamento della bacheca della Lega in Piazza Ganganelli. Il soldato Marco ha evidentemente recepito subito la direttiva del comandante Matteo Salvini in ottica 25 settembre 2022 e invece che affrontare le cose sceglie la canonica strada della strumentalizzazione e del vittimismo: la colpa è del Pd che ci dà dei fascisti e crea questo clima. Detto che ogni episodio come questo va sempre deplorato e condannato, non se ne può più di queste semplificazioni propagandistiche”. La segretaria del Pd Santarcangelo Paola Donini replica all’esponente di minoranza esulando dal politichese e andando al centro del problema.

“Qualche mese fa la nostra bacheca è stata presa di mira come accaduto oggi a quella della Lega, ma nessuno si è sognato di gridare all’assalto fascista. La realtà è che c’è una piaga della società che risponde al nome di vandalismo e non fa purtroppo sconti a nessuna città, grande o piccola che sia. Stiamo cercando di fronteggiarla con azioni di monitoraggio sul territorio – maggiore pattugliamento e telecamere – ma anche e soprattutto con un’opera di prevenzione che parte dall’educazione al rispetto in collaborazione con le scuole e le associazioni che cercheremo di intensificare sempre più. A questo dobbiamo aggiungerci l’esempio: è con le nostre azioni che dobbiamo completare l’opera, non certo alimentando campagne d’odio per un pugno di voti nell’urna elettorale” chiosa amara la segretaria del Partito Democratico.

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