Il Comitato Residenti Rione Clodio spedisce l’ennesima lettera al sindaco di Rimini, questa volta citando la AEA Agenzia Europea dell’Ambiente: “Una migliore qualità dell’aria nelle nostre città avrebbe potuto prevenire in Italia più della metà delle 49.900 morti premature stimate, causate dall’esposizione al particolato fine. Se l’Italia in questa indagine è risultata maglia nera a livello Europeo, chissà cosa succederà in futuro alla salute dei residenti del Rione Clodio che sono assediati da ormai tre anni dall’intenso traffico di attraversamento monte/mare e mare/monte di tutta Rimini come se fosse uno spartitraffico autostradale”.
“Una delle possibili soluzioni prospettate nell’articolo – prosegue il Comitato – è l’aumento del verde urbano creando delle oasi mangia smog nelle città, dove respirare aria pulita grazie ad alberi efficaci nella cattura delle pericolose polveri sottili. Questo, tra l’altro, è un obiettivo in linea con il Pnrr nel quale sono stati stanziati 330 milioni per la forestazione urbana. Come residenti del Rione Clodio riteniamo inaccettabile che i nostri Amministratori continuino a condannarci a questi livelli di inquinamento, considerato poi che nelle nostre vie non ci sono alberi e non è evidentemente possibile piantarli o creare “oasi verdi” in grado di mitigare l’inquinamento da polveri sottili. L’unica soluzione perseguibile è allontanare, come previsto dal Pums, il traffico di attraversamento dal Centro Storico, che comprende anche il Rione Clodio anche se qualcuno se ne è dimenticato e non considera la parte iniziale di Corso d’Augusto e via Ducale zone “estremamente delicate della città” come invece viene ritenuto essere via Bastioni Orientali che confina con il polmone verde del Parco Cervi”.
“Ci pare incredibile che la mole di traffico tipica di una Circonvallazione venga convogliato in una stretta via del centro storico attraversando inizialmente Corso d’Augusto per proseguire su via Ducale e poi via Clodia, Rione della città integrato da sempre nel centro storico di Rimini. Per fare un paragone è come se il Comune di Bologna decidesse di far transitare l’intenso traffico sui viali che circondano il centro storico, ad esempio su via Zamboni giusto per velocizzare l’attraversamento del centro”.
“I residenti del Rione Clodio non possono continuare a rischiare danni alla salute per scelte urbanistiche sbagliate che hanno modificato la viabilità cittadina senza aver creato prima gli indispensabili percorsi alternativi. Invitiamo Elly Schlein che ricopre anche l’incarico di Assessore alla Transizione Ecologica e Irene Priolo a venire di persona a toccare con mano la situazione che abbiamo descritto”, conclude il Comitato Residenti Rione Clodio Rimini.