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Rimini, gli operatori del Mercato Coperto: “In Consiglio si voterà un progetto che non conosciamo”

All’ordine del giorno del Consiglio Comunale di questo giovedì – scrive Andrea Fabbri, Presidente del Consorzio Operatori Mercato Centrale Coperto di Rimini – c’è l’approvazione del progetto di rifacimento del Mercato Coperto San Francesco, uno dei punti vitali della Città, grande elemento di attrazione per il centro storico e motore per l’indotto delle attività economiche circostanti.

Come Consorzio Operatori Mercato Centrale Coperto, il cui Cda si è riunito nella giornata di lunedì scorso, si vuole evidenziare che gli operatori non si sono mai dichiarati contrari a tale progetto ma anzi – prosegue la nota di Andrea Fabbri – hanno cercato, ogni qualvolta gli è stata data l’opportunità, di portare avanti proposte costruttive e collaborative con tutte le parti coinvolte per la buona riuscita dell’operazione.

Ma è giusto che si sappia che il progetto che verrà presentato in Consiglio non è mai stato portato a conoscenza degli operatori nella sua totale interezza; lo hanno potuto visionare solo a seguito della pubblicazione sull’Albo Pretorio.

Gli operatori, in data 04/03/2022 hanno presentato sia al Comune sia alla Renco una relazione stilata da uno studio di professionisti che evidenziava una serie di criticità e proponeva alcune modifiche con l’unico obiettivo di rendere il progetto commercialmente valido ed economicamente sostenibile per le piccole attività mercatali sulla base dell’esperienza maturata in oltre 25 anni di gestione mercatale.

Ci si auspica che prima della delibera si ponga una maggiore attenzione ed un ulteriore riflessione almeno su  quegli aspetti dove il Consorzio degli operatori ha segnalato le maggiori criticità, punti fondamentali per la sopravvivenza degli operatori.

  1. Mancanza di una definizione esatta della collocazione della struttura provvisoria.
  2.  Aumento del 39% dei canoni nella sede temporanea (da 306 euro al mq a 426 euro al mq) con un rischio reale di diminuzione di fatturato.
  3. Diversificazione dei canoni tra i vari operatori mercatali (508 euro al mq per i produttori, 556 euro al mq per i commercianti, 396 euro al mq per il supermercato Conad).
  4. Aumento molto elevato dei canoni sin dal primo anno (+66% per i produttori, +82% per i commercianti, +29% per il supermercato Conad) senza una graduale modulazione iniziale per consentire l’avvio delle attività.

In un contesto – conclude la presa di posizione di Andrea Fabbri, Presidente del Consorzio Operatori Mercato Centrale Coperto di Rimini – già duramente colpito dalla crisi vi è il rischio reale che molti operatori abbandonino il mercato andando così a snaturare una struttura che ancora oggi è una vetrina per le eccellenze enogastronomiche locali, con una delle pescherie più importanti dell’Adriatico che da decenni rappresenta un centro di attrazione commerciale e turistica per la Città e che attualmente da lavoro a più di 200 persone”.

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