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“Agli infastiditi dall’ Antifascismo”

Pochi giorni fa siamo stati accolti tra i sostenitori dell‘anagrafe Antifascista. In quell’elenco tante P.A., Enti ed associazioni.

Scopo dell’iniziativa non è, non solo, la commemorazione degli eventi che forgiarono la nostra Costituzione.

A Sant’Anna di Stazzema la Giustizia Italiana è riuscita ad individuare i responsabili ed a condannarli. Purtroppo senza poter applicare la pena per motivi sovranazionali. Altrove, come a Fragheto, verità e giustizia non hanno trovato quella coincidenza che non permetta dubbi o negazioni.

Eppure l’ Unione Comuni Valmarecchia ha deliberato a maggioranza l’adesione alla Anagrafe Antifascista, ma alcuni rappresentanti degli Enti Comunali hanno sdegnatamente abbandonato l’aula prima della votazione.
Il loro motivo: la distrazione da quello che sono i bisogni della gente. Bisogni ovviamente suggeriti, non certo discussi.

Ad esempio la martellante propaganda per iniziative tutt’altro che nella logica di difesa ambientale, come un nuovo stradone sull’immacolato fondo valle, o le tante questioni inerenti la sanità, con i palesi conflitti di interesse tra pubblico e privato, o ancora l’alienazione di beni della collettività a favore di interessi particolari.

Questa propaganda e chi la sostiene esclude il confronto pubblico ,il contraddittorio.
Più facile buttarla in caciara, insinuare che il pericolo più grande per la Democrazia, già vissuto dal Paese e pericolo globale, non sia l’ideologia fascista che accomuna i totalitarismi ma, anzi, sia da superare, da dimenticare.

Spero che la campagna elettorale non induca allo scontro tra tifoserie unicamente su questa questione.
Chi ha in sé i valori della Resistenza, tradotti poi nella Costituzione, non induca in una sterile polemica. Non cada nel tranello di una ricerca di artificiose manifestazioni di appartenenza senza costrutto ma dense di ammiccanti vuoti slogan.

La Democrazia ci dà gli strumenti per partecipare. Chi governa lì garantisca.

Mi chiedo: chi distrae chi?

Paolo Benaglia

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