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Candidature a Rimini, dal Gnassi riluttante alla Spinelli rampante

Giorni frenetici per le segreterie dei partiti. Le elezioni del 25 settembre impongono un’accelerazione fortissima per definire le liste dei candidati. Per poter chiarire, nel limite del possibile, cosa sta succedendo è importante conoscere il sistema elettorale. Partiamo dai collegi uninominali. In questo caso vince chi prende un voto in più.

Al Senato in Romagna vi sono due collegi uninominali. 1) Ravenna-Ferrara 2) Rimini-Forlì-Cesena. Alla Camera dei deputati i collegi uninominali in Romagna sono 4 che coincidono con le province. 1) Ferrara, 2) Ravenna, 3)Forlì-Cesena, 4) Rimini.

Ai collegi uninominali (dove il candidato rappresenta tutta la coalizione oppure una forza politica se corre da sola) si affiancano gli eletti con il proporzionale. Si tratta di listini in cui ciascuna forza politica presenta i candidati. Vengono eletti in ordine di presentazione con l’obbligo dell’alternanza di genere.

In Romagna il listino del proporzionale al Senato prevede 5 posti, alla Camera 6.

In conclusione per Rimini vi è la certezza di un posto nel collegio uninominale della Camera (coincide con la provincia di Rimini) e di un posto da discutere insieme a Forlì e Cesena per il Senato.

Poi ogni partito inserisce le candidature nei listini del proporzionale. Ma in questo caso le probabilità di essere eletti per le forze politiche maggiori si riducono al massimo ai primi due posti dei listini.

A ciò si aggiunga la riduzione del numero dei parlamentari rispetto al 2018. In Regione si eleggono 8 Senatori e 16 deputati in meno.

Il quadro delle candidature

Centrosinistra

La partita si gioca soprattutto in casa PD e ruota attorno al nome di Andrea Gnassi. L’ex sindaco appare ai più come il candidato ideale per il collegio di Rimini alla Camera dei Deputati. Un collegio che secondo le stime di voto dei sondaggi vede in lieve vantaggio per la vittoria il centrodestra. Proprio per questa ragione, si commenta nei corridoi della politica, occorre spendere una candidatura di grande valore come quella di Andrea Gnassi proprio per ribaltare il risultato. Di altro avviso il diretto interessato. Non ha nessuna intenzione di candidarsi nel collegio perché non vuole “bruciarsi” in caso di sconfitta. Una linea molto diversa, si fa notare in ambienti del Pd, da quella sostenuta dal segretario del Pd Enrico Letta che vorrebbe nei collegi a rischio le figure più competitive del Pd. Gnassi punta ad avere un posto sicuro nel listino della Camera, possibilmente come capolista (certezza dell’elezione). In questa ipotesi nel collegio di Rimini della Camera verrebbe presentata una candidatura di servizio con la certezza della sconfitta. Alla fine sui listini decide Roma.

Centrodestra

Attualmente vi sono due onorevoli uscenti, Elena Raffaelli della Lega alla Camera dei deputati e Antonio Barboni di Forza Italia al Senato. Il dibattito è già aperto. Fratelli d’Italia ha già messo gli occhi sul collegio alla Camera di Rimini per una candidatura di un suo esponente, da Zilli a Marcello per finire con la più gettonata Domenica Spinelli. Morrone referente della Lega in Romagna ha già fatto sapere che si parte dalla riconferma di Elena Raffaelli. In questo caso, come da tradizione alla fine deciderà tutto Roma.

5 Stelle

Il movimento ha due parlamentari uscenti. Giulia Sarti alla Camera (al suo secondo mandato) e Marco Croatti al Senato (primo mandato). Non è ancora deciso chi correrà nei collegi di Camera e Senato. In questo caso, sondaggi alla mano, i 5 Stelle non possono pensare di vincere nei collegi. Unica possibilità per avere un eletto di Rimini è la candidatura nel listino del proporzionale. In questo caso le maggiori probabilità le ha Marco Croatti.

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