Cerca
Home > Primo piano > E’ morto Antonio La Forgia ex presidente Regione Emilia Romagna

E’ morto Antonio La Forgia ex presidente Regione Emilia Romagna

Antonio La Forgia, ex deputato ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, 78 anni, è morto.

Era in sedazione profonda dalla notte tra lunedì e martedì, percorso scelto – con consenso informato – dopo un anno e mezzo affetto da un tumore.

Il decesso è stato certificato oggi alle 15 dal medico.

Al momento della sedazione profinda, la moglie Mariachiara Risoldi aveva dichiarato: “Siamo un paese veramente ipocrita”, riferendosi a una legislazione italiana che consente a un malato terminale di essere posto in stato di semi-incoscienza, ma non di interrompere le cure che lo tengono in vita.

“Se ne va per sempre un uomo di grande cultura, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna regione dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”: così lo ricorda  il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Da parte sua la presidente Emma Petitti,  esprime ai familiari il cordoglio a nome suo e di tutta l’Assemblea legislativa: “Antonio La Forgia è stato in primo luogo un galantuomo, un signore della politica che ha messo la sua mente, brillante e incisiva, al servizio dei partiti e delle istituzioni, ovvero della democrazia. Con una certa dose di preveggenza, capì per tempo che la crisi che attraversava l’Italia negli anni ’90 non era la crisi di questo o di quell’altro partito. Era una crisi strutturale di una Nazione che, uscita dalla lunga ibernazione della guerra fredda, doveva fare i conti con se stessa e riformarsi a partire dall’assetto di Stato e dal rapporto tra il governo centrale e i territori. Senza peli sulla lingua lo disse chiaramente nei suoi discorsi di insediamento sia come presidente della Giunta (1996), sia come presidente dell’Assemblea legislativa. Parole toccanti in cui, con filo conduttore la figura di Carlo Azeglio Ciampi, per rispondere a tentazioni secessioniste di moda nel crepuscolo del XX secolo, Antonio La Forgia sfidò partiti e istituzioni a governare il cambiamento, a dare più forza ai territori per dare più forza alla Repubblica italiana. Furono gli anni dell’attuazione del Titolo V della Costituzione, di un rinnovato più forte ruolo delle Regioni: una sfida che La Forgia affrontò di petto e alla cui realizzazione diede il contributo generoso e pregnante della sua brillante intelligenza”.

Nato a Forlì, laureato in fisica, iscritto al Partito Comunista Italiano, La Forgia fu assessore per l’organizzazione e la gestione del personale nel Comune di Bologna, poi assessore all’innovazione. Dal 1991 al 1993 fu il segretario comunale del Partito Democratico della Sinistra di Bologna. Presidente della regione Emilia-Romagna dal 1996, si dimise nel 1999 (gli succedette Vasco Errani) quando aderì progetto I Democratici di Romano Prodi, ma alle elezioni europee del 1999 pur con oltre 8.000 voti non venne eletto. Entrato nella Margherita partecipò alla fondazione del Partito Democratico. Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dal 2000 al 2005, alle primarie del 14 ottobre 2007 per eleggere il segretario regionale ebbe il 18,99% dei voti. Alle elezioni politiche del 2006 fu eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione XI Emilia-Romagna nella lista L’Ulivo. Nel 2008 venne riconfermato tra le file del PD.

Ultimi Articoli

Scroll Up