“Lo abbiamo ripetuto ancora, ieri sera – scrive in una nota Coriano Futura – nel corso del confronto con gli altri candidati sindaco organizzato da Icaro TV. “Chiudere” non è una parola che fa parte del nostro vocabolario. In passato si è scelta la soluzione più facile, quella più comoda: chiudere servizi essenziali per una mera ragione di costi. E’ stato fatto con l’asilo nido pubblico. E’ stato fatto con il canile e l’ex biblioteca di Ospedaletto. Ed è stato con la Casa per Anziani, che qualcuno ieri sera non si è fatto scrupoli a definire “un lager”. La nostra coscienza ci diceva che bisognava agire in modo diverso: risanando ciò che non andava, riqualificando quella struttura, ma non togliendo un presidio al nostro territorio. Tutte cose – asilo nido, canile, ex biblioteca di Ospedaletto, Casa per anziani – che fanno parte del nostro programma, che vogliamo riaprire. Lo stesso vale per la Casa della salute. Ancora una volta: troppo facile spegnere un servizio, delegandolo interamente ai privati. Abbiamo in mente una Casa della salute – continua la nota di Coriano Futura – all’interno di una struttura pubblica, centrale, moderna, facilmente accessibile, capace di intercettare i fondi del PNRR e di portare a Coriano nuovi servizi specialistici. Abbiamo già un progetto, condiviso con l’assessore regionale Donini: per una sanità di prossimità, vicina al paziente, radicata. Ieri sera, poi, abbiamo parlato anche di tasse. Ridurre l’addizionale Irpef solo per i redditi sopra i 50mila euro, come è stato fatto dalla Giunta Spinelli/Ugolini nell’ultima seduta del Consiglio comunale, è uno schiaffo in faccia alle famiglie in difficoltà, a chi fatica ad arrivare a fine mese. Abbassare l’Irpef, con un’attenzione per i redditi più bassi, è un impegno che ci siamo presi e che va di pari passo con la riduzione delle rette della mensa e la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia popolare: perché il valore di un’amministrazione comunale si misura dalla sua capacità di essere al fianco dei più fragili. Ma anche dal modo di gestire un bilancio: si era detto che con la riduzione del debito la macchina comunale sarebbe diventata una Ferrari – prosegue la nota di Coriano Futura – ma evidentemente le ruote sono rimaste sgonfie. Abbiamo chiesto risposte sul tema dell’antenna e sul parere del Ministero, ma siamo stati ignorati. E ci siamo fatti garanti di un percorso di condivisione e trasparenza sul Pug: non avendo quote societarie, non dovrò farmi da parte quando sarà il momento di giocare questa partita e di prendere decisioni strategiche per il territorio, per le nostre aziende. Infine, un’ultima considerazione: dispiace aver respirato, ancora una volta, di fronte all’intera cittadinanza e alle telecamere, un clima di arroganza e prevaricazione che ricalca quello degli ultimi dieci anni, avere sentito parole offensive venire da chi si candida ad amministrare il Paese. Insulti, attacchi: non è questo il nostro metodo. Il nostro metodo, torno a ribadirlo, sarà quello della partecipazione, dell’ascolto, del confronto a volte duro, ma sempre costruttivo. Nella nostra Coriano non c’è spazio per certi toni. Non c’è spazio per chi dal palco urla “ti sistemo io a te” – conclude la nota Coriano Futura – rivolgendosi ad un altro candidato. Non c’è spazio per l’odio. Sono questi i valori democratici e antifascisti in cui crediamo e che rivendichiamo con forza. Anche se c’è chi continua a svilirli definendoli caz..te”.
