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Mauro (Movimento Nazionale Sovranità): “Emmanuel, il razzismo non c’entra quasi nulla, no a lezioni moraliste”

Gennaro Mauro,  capogruppo del Movimento Nazionale per la Sovranità, commenta il tentato omicidio di Emmanuel Nnumani, il nigeriano 25 enne massacrato da Valerio Amato, 29enne originario di Roma, pregiudicato e con precedenti problemi psichici, risultato poi positivo alla cocaina, con grida del tenore “Negro di merda, tornatene a casa tua”:

L’aggressione al giovane nigeriano è stato un atto criminale compiuto da uno squilibrato che delirando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ha pronunciato frasi razziste.
Purtroppo fenomeni del genere sono difficilmente controllabili e possono avere per vittima chiunque, nero o bianco che sia.

L’atto è stato compiuto da una persona malata, non esistono cause scatenanti, il razzismo in questo caso non c’entra nulla.
La comunità riminese ha gli anticorpi per respingere ogni fenomeno di violenza razzista o meno, per questa ragione ritengo giusto dimostrare la vicinanza a questa giovane vita, così come ad ogni altra vittima di violenza.

Ma evitiamo di utilizzare un fenomeno di criminalità per finalità politiche. È un invito che faccio al sindaco ma anche ad alcuni esponenti della sua maggioranza, dopo alcune affermazioni rese pubblicamente.

I riminesi non hanno bisogno di lezioni moraliste da nessuno, neanche dal sindaco, nessun “però” o “ma” si è insinuato in questa circostanza.

Le resistenze al provvedimento di ricollocazione di una parte degli “ex nomadi” residenti a via Islanda non sono riconducibili a germi razzisti presenti nella collettività. Non si utilizzi il pretesto di quest’ultimo atto criminale per censurare e isolare chi protesta contro il progetto di Gnassi sulle micro aree sparse per la città. Non dividiamo la città su queste questioni, tutti insieme a manifestare la condanna all’atto criminale, ma anche tutti insieme a trovare una giusta soluzione per chiudere definitivamente il vergognoso insediamento di via Islanda.

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