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M5S: “A Riccione 100 redditi di cittadinanza, impiegarli nei lavori socialmente utili”

Il MoVimento 5 Stelle Ruccione difende il reddito di cittadinaza e chiede che i 100 percettori della città vengano impiuegati in lavori socialmente utili.

“‘Nessuno deve restare indietro’ – scrivono i pentastellati della Perla – non è un proclama da campagna elettorale, bensì un motto fondamentale per il MoVimento 5 Stelle fin dai suoi esordi. Indica la ferma volontà di prestare un soccorso fattivo a coloro che vivono in condizioni di disagio, emarginazione o al di sotto della soglia di povertà. Il reddito di cittadinanza è quindi in quest’ottica – considerato che ai tempi della sua emanazione in Italia si stimavano ben 6 milioni di poveri – un risultato importante ottenuto dal Movimento 5 Stelle per dare dignità ai meno abbienti, incrementandone il reddito, così come peraltro già avviene anche in altri paesi democratici della Comunità Europea. Abbiamo visto in questi anni, a causa dei furbetti di casa nostra che talvolta percepiscono a sproposito questo sussidio, che detta misura è perfettibile e necessita di controlli più capillari e di più aspre sanzioni sebbene, soprattutto in tempi di pandemia, abbia consentito a più persone di sopravvivere”.

“È inaccettabile – proseguono – che una misura pensata per le persone più bisognose debba essere elargita a persone che agiscono con intenti fraudolenti o che intendono vivere a discapito dello stato, dei legittimati realmente al Rdc e dei contribuenti, per questo abbiamo chiesto al governo tolleranza zero. A Riccione, in risposta ad una question time della consigliera del MoVimento 5 Stelle Ruggeri, si è reso noto che 100 persone percepiscono il reddito di cittadinanza”.

“È intenzione del MoVimento 5 Stelle locale, viste anche le carenze dell’amministrazione in tema di verde pubblico, far sì che detti percettori vengano impiegati in lavori socialmente utili, come peraltro previsto dalla legge e purché non si tratti di anziani e disabili. Ed è altresì intenzione, vista la carenza di personale in riviera che puntualmente ogni anno si ripropone, promuovere al governo un progetto che veda l’incontro, in occasioni create ad hoc, di questi percettori e di coloro in grado di offrire opportunità di lavoro reali e remunerative secondo i criteri di legge relativi ai diritti dei lavoratori”, è la conclusione.

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