“Stupiscono le gravi accuse formulate da un rappresentante della Cgil funzione pubblica – scrivono in una nota Agci ER, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna – relative a presunte inadempienze e casi di sfruttamento del personale delle cooperative sociali. Alle centrali cooperative – AGCI ER, Confcooperative e Legacoop Romagna – non risultano e non sono mai state precedentemente segnalate.
Le accuse generiche, rivolte ad un sistema di servizi per anziani territoriale e a presunte condizioni pessime di lavoro, non ci piacciono e non riguardano le nostre cooperative sociali.
Le cooperative sociali – prosegue la nota – svolgono una importante funzione pubblica e condividono con le istituzioni tutti i passaggi gestionali dei servizi. Hanno dimostrato grande capacità organizzativa e una gestione attenta durante la difficile fase pandemica, quando le residenze per anziani sono state fortemente messe alla prova dalle stesse criticità che hanno colpito gli ospedali pubblici.
Le accuse risultano ancor più sorprendenti nel territorio riminese, dove il quadro dei rapporti tra i comuni, l’Asl Romagna e le coop sociali aderenti alle tre centrali, pur in un quadro dialettico, sono positivi. Attraverso l’accreditamento e le convenzioni in essere si è mantenuto e sviluppato un sistema di servizi alla persona integrato e di qualità che ha messo sempre al centro le persone e i loro bisogni.
I servizi che vengono coinvolti sono servizi contrattualizzati con l’Ufficio di Piano e con l’Ausl; nel contratto vengono definiti i parametri assistenziali del servizio ed il sistema dei controlli che assicurano il rispetto di quanto stabilito. La relazione con gli uffici preposti è costante e continua, così come le relazioni sindacali. Prima di diffondere affermazioni simili – conclude la nota Agci ER, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna – crediamo occorra sempre valutare con responsabilità le ripercussioni che queste possono avere sulla reputazione di tutte le cooperative sociali che operano sul territorio di riferimento, in stretta sinergia con l’ente pubblico e fornendo servizi essenziali indispensabili.
In ogni caso le centrali cooperative sono sempre disponibili ad ogni confronto con le organizzazioni sindacali, non fosse altro perché non si sta parlando solo di lavoratrici e lavoratori, ma in gran parte di socie e soci delle cooperative”.