“La Marineria di Rimini a causa dell’aumento dei caro gasolio sta predisponendo il disarmo di tutti gli equipaggi, circa 200 imbarcati con circa 80 imbarcazioni da pesca, situazione insostenibile”: è l’annuncio shock della Cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini, dove sono già cinque i pescherecci che hanno smesso di uscire in mare, lasciando gli equipaggi a terra e senza stipendio.
“E sono solo i primi, non certo solo a Rimini”, spiega il presidente della Cooperativa Giancarlo Cevoli. “Il gasolio è aumentato più del doppio, da 0.40 è arrivato 1,15 euro e ancora non si ferma. Degli aiuti promessi non è arrivato niente di niente e quindi siamo alla disperazione”.
E Cevoli prosegue: “E’ evidente che se ogni uscita in mare significa una perdita economica i pescatori non possono reggere. E ora è così, soprattutto per quelle imbarcazioni che praticano la pesca a strascico e pertanto consumano più caburante. Ma anche tutti gli altri sono in sofferenza, un intero settore rischia di sparire”.