Cerca
Home > Primo piano > Rubavano auto di grossa cilindrata a Rimini e Riccione, presi in Lombardia

Rubavano auto di grossa cilindrata a Rimini e Riccione, presi in Lombardia

Auto da urlo trafugate senza lasciare il minimo segno di effrazione. Una banda che aveva imperversato in riviera e in partcolare a Riccione, smantellata dai Carabinieri della Perla.

Alle prime luci dell’alba, a Cassano d’Adda (MI) e Cerignola (FG), i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Riccione hanno eseguito 4 misure cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal Tribunale di Rimini nei confronti di altrettanti pregiudicati, tutti originari della provincia di Foggia, gravemente indiziati – in concorso tra loro – di furti di autovetture di grossa cilindrata, tutti portati a termine in Riviera nel novembre del 2021.

Le indagini dei Carabinieri erano scattate dopo la denuncia del furto di due autovetture, trafugate a Riccione nella notte tra l’11 e il 12 novembre 2021:  una Range Rover Sport – rinvenuta poco più tardi in una piazzola di sosta dell’A14 in prossimità di Teramo – e una Maserati Levante. Poco più tardi, nella stessa giornata, anche il proprietario di una Maserati Ghibli si era presentato per denunciare che la sua auto presentava segni di effrazione.

Da questi episodi, i militari hanno cominciato a setacciare le numerose telecamere presenti in città, riuscendo ad individuare due autovetture sospette, a bordo delle quali viaggiava il gruppo degli arrestati di oggi. Le indagini si sono concentrate sull’identificazione degli indagati soprattutto con l’analisi dei tabulati telefonici e i controlli sul territorio.

La banda era riuscita a mettere a segno altri colpi: infatti, nella notte tra il 14 ed il 15 novembre, dopo aver fallito il furto di una  Jaguar a Riccione, venivano asportate una Jeep – Grand Cherookee ed una Maserati Sport, parcheggiate nelle vie di Rimini. Ancora, nella notte tra il 18 ed il 19 novembre, sempre a Riccione, veniva portato a termine il furto di un’altra Jeep Grand Cherookee.

Una scia di furti interrotta pochi giorni dopo, nella serata del 25 novembre quando nel corso di servizi di controllo del territorio, i Carabinieri avevano notato una vettura aggirarsi di continuo per le vie del centro della Perla con a bordo tre uomini. Dopo un lungo pedinamento  dopo ore di sopralluoghi e appostamenti sono stati fatti fino a Rimini, in via Flaminia, dove i tre soggetti avevano deciso di entrare in azione cercando di asportare ancora una volta la Jeep Gran Cherokee di un residente del luogo.

Qui in pochissimi secondi, due di loro erano scesi dall’autovettura “pulita” e con incredibile maestria erano riusciti ad aprire il veicolo senza procurargli neppure un graffio. Ma dopo aver messo in moto l’autovettura, avevano visto arrivari i Carabinieri e non avevano potuto fare altro che arrendersi. Il terzo soggetto, rimasto a distanza, pronto a scortare il veicolo rubato con l’autovettura di copertura, notato l’intervento degli operanti, aveva invece tentato di scappare ma, anche in questo caso, alle sue spalle altre divise erano intervenute a bloccarlo.

I tre soggetti, tratti in arresto in flagranza di reato, erano stati trovati in possesso di un potente disturbatore di frequenze e di alcune chiavi elettroniche, nonché di apparecchiatura per la decodifica delle centraline elettroniche dei veicoli. Successivamente, all’esito dell’udienza di convalida del 27 novembre 2021 davanti al Tribunale riminese, i tre erano stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’ulteriore prescrizione di permanenza in casa nelle ore serali e notturne, nonché quelli di presentazione alla P.G. per tre volte alla settimana. Fra le vittime di que furti, anche Lucio Paesani: l’imprenditore aveva allora ringraziato pubblicamente i Carabinieri per avergli fatto rtrvare la propria vettura.

I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso infine di identificare anche il quarto complice e di raccogliere, per ciascuno degli indagati, i gravi indizi di colpevolezza che, compatibilmente con la fase di indagine preliminare in cui versa il procedimento penale, hanno portato all’emissione del provvedimento cautelare a loro carico.

Ultimi Articoli

Scroll Up