Nel parco del lungofiume Marano di Riccione il 10 marzo scorso alcuni avevao visto un uomo richiamare un’oca e poi colpirla ripetutamente e con ferocia al collo con uno strumento metallico.
Un testimone inorridito aveva presentato denuncia e oggi la polizia locale di Riccione è riuscita ad individuare il presunto autore dell’incredibile gesto.
Sul momento, alle urla di chi asssteva al massacro l’uomo era scappato per far poi perdere le proprie tracce. Sul posto era intervenuta una pattuglia della Polizia Locale di Riccione, oltre al personale del CRAS di Rimini che aveva provveduto a ricoverare l’animale, ancora agonizzante. Purtroppo, l’oca è morta pochi giorni dopo a causa delle gravi ferite che aveva patito e che gli avevano provocato gravi deficit neurologici.
Il feroce gesto ha profondamente scosso la comunità locale: l’oca faceva parte infatti di una coppia che da anni si era insediata nel parco, e che viene descritta di carattere estremamente docile. Infatti, abituata alla presenza dell’uomo, era solita giocare con le numerose famiglie con bambini.
Le indagini hanno permesso di identificare il presunto responsabile in un riccionese, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini per il reato di cui all’art. 544/bis (Uccisione di animali) del codice penale.