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Insalata contaminata in azienda, precisazioni della Cgil

Riguardo l’indagine sull’insalata che sarebbe stata contaminata da alcuni dipendenti dell’azienda confezionatrice, Mauro Rossi, Segretario Generale FLAI CGIL Rimini ha inviato questo comunicato:

Innanzi tutto vorremmo sgombrare il campo da alcune inesattezze che sono state pubblicate sulla vicenda che ha riguardato, tre anni fa, una lavoratrice oggi coinvolta nell’inchiesta dell’insalata contaminata. La lavoratrice, iscritta alla CGIL, era stata licenziata e poi riassunta senza che si fosse reso necessario alcun patrocinio legale e senza l’intervento del giudice del lavoro. Fu sufficiente una telefonata, intercorsa tra noi e l’associazione di categoria datoriale, per ricomporre la situazione dovuta alla firma di un atto, in lingua italiana, che, però, la lavoratrice non era in grado di comprendere. Questa stessa lavoratrice ci risulta ora essere ritornata in Cina.

Senza entrare nel merito della vicenda, sulla quale sta indagando la Magistratura e riponendo totale fiducia nei confronti della stessa, ci teniamo a precisare che, comunque, all’interno dell’azienda permangono gravi problemi sia per quanto concerne l’organizzazione che le condizioni di lavoro. Naturalmente queste condizioni in alcun modo potrebbero giustificare azioni di sabotaggio come quella della contaminazione alimentare.

Auspichiamo che l’indagine faccia luce su tutta la situazione e consenta, in un prossimo futuro, di rilanciare l’attività dell’azienda a partire da una riorganizzazione più rispettosa delle condizioni di lavoro e della salute di dipendenti e consumatori e da più corrette relazioni sindacali.
(cell. 335 7703693)

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