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Parte lunedì la missione “Safe Passage in Ukraina” di Mediterranea Saving Humans

Partirà mercoledì 16 Marzo, da Napoli e da Bologna, la missione “Safe Passage in Ukraina” di Mediterranea Saving Humans, che si recherà sul confine ucraino per portare aiuti umanitari e riportare in Italia le persone che stanno scappando dai bombardamenti dell’esercito di Putin. Da anni impegnata nel salvataggio dei migranti in mare, grazie alle attività della nave Mare Jonio, Mediterranea ha deciso di non restare a guardare davanti alla catastrofe umanitaria generata dal conflitto in Ucraina. 

Il nostro motto è “prima si salva e poi si discute” -dichiarano da Mediterranea – ed anche in questo caso abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulle vittime del conflitto, le persone, esseri umani costretti a scappare dalla propria terra. Ci recheremo sul confine tra Polonia e Ucraina, tra Przemysl e Medyka, dove decine di migliaia di persone sono arrivate stremate, dopo aver compiuto centinaia di chilometri, spesso a piedi. La nostra missione – prosegue la nota di Mediterranea – sarà composta da 3 autobus e 6 van, che porteranno aiuti umanitari all’andata e al ritorno si riempiranno di profughi di guerra che porteremo in Italia. Ci recheremo in un paese, che appena due mesi fa ha voluto iniziare la costruzione di un muro da 320 milioni di euro, per fermare altri profughi, ma con la pelle scura, che dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan, provavano ad arrivare in Europa dalla Bielorussia. Una fotografia deprimente delle contraddizioni e dell’ipocrisia dell’Europa. Noi aiuteremo e trasporteremo tutti i profughi, senza alcuna distinzione di colore e nazionalità. Grazie all’aiuto di chi ha deciso di avere un ruolo attivo in questa carovana, sostenendola e prendendovi parte, come il CNA – confederazione nazionale artigiani; il Gruppo di imprese sociali GESCO; il Comune di Bologna; l’Arcidiocesi di Bologna; lo spazio Casetta Rossa di Roma; Officina 31021 di Mogliano Veneto (Ve); il Cantiere e lo Spazio di Mutuo Soccorso di Milano; “Un ponte per” di Napoli; la sezione di Portici di “Libera”; e tanti altri che stanno aderendo in queste ore, la missione “Safe passage in Ucraina” è stata costruita in pochi giorni. Partiremo mercoledì con un appuntamento pubblico da Napoli (ore 15 Via Galileo Ferraris davanti all’Hotel Ramada) e da Bologna. La carovana si formerà nel nord Italia per proseguire fino al confine polacco – ucraino dove conteremo di arrivare nella giornata di giovedì. Con noi viaggeranno mediatori culturali, medici, interpreti, operatori esperti di aree di crisi, avvocati e alcuni volontari, con un equipaggio ridotto per consentire di portare in Italia il maggior numero di persone possibile. Nella giornata di venerdì 19 marzo gli autobus con le persone in fuga dalla guerra ripartiranno alla volta dell’Italia, facendo tappa nelle città di Bologna, Roma e la tappa finale a Napoli, con arrivo previsto per sabato 20 marzo. Contemporaneamente i nostri van proveranno a portare aiuto alle persone che stanno compiendo l’ultimo tratto di confine Ucraina e Polonia, scaricando aiuti umanitari a Leopoli e portando via le persone in fuga. Due giorni dopo, il 22 marzo, la nostra nave Mare Jonio prenderà il largo dalla Sicilia per il Mediterraneo centrale, per la sua undicesima missione di salvataggio. Saremo così sui due confini più caldi d’Europa – conclude la nota di Mediterranea –  dove le persone in fuga da guerra e distruzione stanno scappando. Noi non vogliamo lasciarle morire. Senza distinzioni e senza ipocrisie. Mediterranea Saving Humans Per sostenere la missione #SafePassage in Ucraina, dona e aiutaci a diffondere la nostra campagna di crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/missione-safe-passage-in-ucraina/ MEDITERRANEA SAVING HUMANS info@mediterranearescue.org“.

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